Sparito «Nando» il bigamo e su di lui indaga il pm

Nessuno Mia visto da due giorni Nessuno Mia visto da due giorni Sparito «Nando» il bigamo e su di lui indaga il pm //fascicolo sull'incredibile vicenda finisce in procura: «Ma rischia poco» Scaricato dal datore di lavoro, ripudiato dalla sua prima famiglia, abbandonato dalla seconda, Giuseppe Salvatore Càndido, «Nando», il bigamo di Borgaro, aspetta nascosto da qualche parte che passi la bufera. Ma dove? Nessuno ha più sue notizie da giorni. Jack Oddi, il fratellastro di Gabriella Goia, l'ultima persona che lo ha visto, racconta di averlo accompagnato sabato pomeriggio dai carabinieri a Leinì: «E lì lo ha lasciato», assicura Lucia, la sua compagna. Da Monza, i titolari dell'agenzia «G. Man», per conto della quale «Nando» svolgeva la sua attività di investigatore privato, mettono le mani avanti: «Non era un dipendente, ma un semplice collaboratore. Comunque, qui non ha telefonato». Nella casa dove la prima moglie, Anna Caputo, sta con i due figli di 17 e 13 anni, lo aspettavano per questa settimanar «Mercoledì è l'ultima volta che ha chiamato. Ha detto che era via per lavoro, e che sarebbe rientrato dopo 78 giorni». Quello stesso mercoledì, «Nando» e Gabriella iniziavano la loro luna di miele a Roma, dopo il matrimonio celebrato sabato 10 dal parroco della chiesa dell'Assunzione di Borgaro. Ora il fascicolo che raccoglie atti e verbali di queste nozzetruffa è nelle mani del sostituto procuratore che nel palazzo di giustizia di Torino si occupa della vicenda. Giuseppe Salvatore Candido è accusato di bigamia, falsficiazione di atti pubblici, sostituzione di titoli e persone, false dichiarazioni rese a pubblico ufficiale. Non rischia granché: da 1 a 5 anni. «Poco, troppo poco» ripetono con rabbia i parenti delle due famiglie. La prima moglie Anna Caputo Eppure, racconta adesso Mario Rollerò, il comandante dei vigili di Borgaro, la legge è chiara: «Non ho neanche potuto operare un fermo su di lui. Ha ammesso le sue colpe, poi mi ha lasciato il nome di un avvocato di Milano e se n'è andato». Anche Gabriella se n'è andata. Dopo l'improvviso rientro dal viaggio di nozze, dopo lo choc per la notizia, dopo l'interrogatorio dai vigili e la pressione di tivù e giornali, il padre Pier Domenico ha preferito farle lasciare Borgaro: «Per almeno un mese» dice al telefono. «Deve riprendersi. E state sicuri che quell'uomo non sarà mai più accanto a lei. Lo ha detto chiaramente: vuole dimenticare, e prega che tanta curiosità su di lei si affievolisca con il tempo». Resta da chia rire un aspetto. Chi erano quei quattro amici che «Nando» ha fatto intervenire alla cerimo nia? «Ce li ha presentati come parenti» racconta Pier Domenico Goia. «Solo nomi di battesi mo, nessun cognome». Alla piz zeria dove lui andava abituai mente a telefonare, i titolari ri cordano l'ultima chiamata la sera prima delle nozze: «Ha detto: "Venite eleganti, domani poi vi spiego"». Sono i suoi complici: 4 persone disposte a recitare una parte in quella commedia. Due di loro avrebbero dovuto fargli da testimone. Ma forse prevedendo guai con la legge, sono arrivati a matrimonio concluso: «Scusate, ci è morto un cugino» si sono giustificati. Poi, hanno seguito sposi e invitati al ristorante «La Faggiolina» di Ceretta per il banchetto nuziale. Gianni Armand-Pilon Carlotta Oddone Giuseppe Salvatore Candido e Gabriella Gioia il giorno del matrimonio La prima moglie Anna Caputo

Luoghi citati: Borgaro, Milano, Monza, Roma, Torino