WEAH Adesso Tuomo nero fa paura a tutti

Per Paolo Rossi «è la copia di Van Basten ma l'olandese rimane ancora il numero uno» L'asso del Milan prima di domenica era potente, rapido, istintivo e altruista: ora è anche coraggioso WEAH Adesso Tuomo nero fa paura a tutti ADESSO sappiamo anche che il perìcolo è il suo mestiere. La strepitosa reta segnata al Bari ci ha fatto scoprire un Weah diverso. Attraverso i suoi gol tutti pesanti, sapevamo che era potente, rapido, istintivo e altruista. Da domenica la serie degli aggettivi roboanti si arricchisce con un coraggioso. Insomma, l'attaccante del Milan non finisce di stupire e chissà cos'altro ancora dobbiamo scoprire del campione che ha cambiato volto al Milan e ha vinto lo scetticismo di Capello che, al primo impatto, lo etichettò così: «Questo l'erede di Van Basten? Ma se cammina come un cameriere». Quindi Weah di tutto di più. Ai tifosi rossoneri ha fatto dimenticare le prodezze di Van Basten, ai tifosi delle altre squadre ha fatto capire che Io scudetto ha già preso una strada ben precisa. Lo chiamano pantera, gazzella, giaguaro. Prima della fine chissà quale altra animalesca definizione partorirà la fantasia popolare. Intanto il centravanti si è subito meritato un posto fra i grandi attaccanti del campionato, stupendo quanti non credevano che potesse adattarsi in fretta al calcio nostrano. Parola agli esperti. Sandro Mazzola, che per noi si è cimentato anche in un confronto fra Weah e Van Basten, da cui l'olandese esce vincitore, non fatica ad ammettere di essersi sorpreso: «Non mi aspettavo che esplodesse con tanta violenza. L'avevo visto in Francia e le qualità si vedevano. Ma ipotizzavo che avesse problemi ad adattarsi al nostro campionato. Invece c'è riuscito in fretta con grande intelligenza e ha cambiato volto al Milan. E' un centravanti completo in tutto, sa sfruttare gli spazi, tecnicamente è buono, atleticamente è un fenomeno. Partecipa al gioco, non è egoista come tanti attaccanti». Ma, secondo Mazzola, se Van Basten giocasse ancora gli sarebbe superiore, mentre Batistuta ha altre frecce al suo arco: «L'argentino ha maggior convinzione nell'andare m gol. E' più rabbioso, più determinato nel tiro a rete». Anche per Paolo Rossi, Batistuta è superiore a Weah come goleador puro: «Premesso che siamo di fronte a due titani dell'area di rigore, Batistuta ha dalla sua più potenza in zona gol e soprattutto più facilità nel segnare. Weah è la replica di Van Basten, anche se l'olandese per me resta ancora il numero uno in senso assoluto. Ma credo che il franco-liberiano possa a buon diritto diventarne l'erede. Ha una tecnica eccelsa, quello che mi ha stupito è la facilità con cui fa gol in tante maniere. E questo è un segnale di classe purissima». L'ultimo allenatore in ordine di tempo ad aver sperimentato la furia Weah è Eugenio Pascetti. Si era illuso il suo Bari di aver messo nel sacco il Milan, poi si è abbattuto il ciclone liberiano che ha spazzato via ogni speranza. Pascetti è sconsolato: «Purtroppo è davvero un fenomeno. Pensavo fosse solo una montagna di muscoli, invece è un attaccante moderno, con tante armi a disposizione per mandarti al tappeto. Fare un confronto con à mito Van Basten non è blasfemo. L'olandese, però, era più elegante, era più bello a vedersi. Immagino cosa sarebbe potuto succedere se avessero giocato insieme. Certo con lui il Milan ha messo il futuro in cassaforte». Curioso il punto di vista di Azeglio Vicini, impressionato come tutti dal Fenomeno, ma anche crìtico: «Prima di tutto è presto per dire che ha superato Van Basten. I suoi gol sono dei gioielli, ma la tv amplifica la portata delle sue prodezze. E non dimentichiamo che gioca nel Milan e ogni sua giocata viene evidenziata, riproposta da mille angolazioni, quasi esasperata. Ciò premesso per me è ancora più imprevedibile di Van Basten e meno propenso a partecipare al gioco rispetto a Batistuta. Nella squadra di Capello ha un compito preciso: il Sol. Per questo, dettandosi essenzialmente al gioco offensivo, a volte non fa pressing e può presentarsi più lucido nell'area avversaria. Con movimenti felpati anticipa sempre il difensore e sguscia via con movenze rapide e imprevedibili». Fabio Vergnano Mazzola è stupito «Si è davvero adattato in fretta» Per Paolo Rossi «è la copia di Van Basten ma l'olandese rimane ancora il numero uno» LE PAGillE DI SANNO MAZZOLA VAN BASIMI WIAH • DESTR0 9 7 SINISTR0 • • TESTA 9 9 RAPIDITA' • • FIUTO GOL f • TECNICA 9 • DRIBBLING t 9 POTENZA 9 ro ogni speonsolato: un feno solo una invece è rno, con zione per Fare un Van BaL'olandeante, era mmagino succedere insieme. ha messo ». i vista di ressionato meno, ma di tutto è superato l sono dei plifica la odezze. E che gioca ocata vieoposta da si esasper me è anle di Van nso a spetto an a e eveergnano Per Paol«è la copdi Van Bma l'olanrimane ail numerLE PAGillDI SANNO MAWIAH • DESTR0 7 SINISTR0 • TESTA 9 RAPIDITA' • FIUTO GOL • TECNICA • DRIBBLING 9 POTENZA Weah (centro) ha conquistato anche Capello (a fianco); il tecnico non era stato tenero con lui etichettandolo cosi: «Questo è l'erede di Van Basten? Ma se cammina come un cameriere»

Luoghi citati: Bari, Francia, Potenza