Senza Proietti, con Barbareschi carabiniere che incontra Satana

■bkk rf : I TI¥U|| A TIVU^ ^ ^Proietti, con Barbareschi niere che incontra Satana STARA' diventando una rjoda, un genere, un filone èl filone? C'è la fiction, e poi c'i la fiction sui carabinieri. Siccojie questa settimana il festivajdi Sanremo ci priverà delle avventure del maresciallo a, la Rai ha provveduto a ugualmente la nostra ,ie carabinieresca, attra> il capitano Luca BarbareEloquente l'andamento programmazione: in un priào tempo (e infatti i settimana! che pubblicano i palinsesti ripartano ancora questa sistemtzione), il «Maresciallo Rocca> era stato anticipato a lunidì, cioè a ieri, sera in cui a Sinremo andavano in onda soltinto le interviste ai cantanti e li ^presentazione degli ospiti, e Ugara doveva ancora cominciare. Poi, ripensamento. Anche quel giorno fi poteva non essere innocuo, Baudo non voleva esser ostacolato da Proietti. E Pro itti si sarà arrabbiato? Ma ceri > che no, anche per lui è mej io non scontrarsi frontalmei ;e con questa faraonica edizioi ». della rassegna. Il carabiniei Barbareschi è stato seguito s i Raidue da 6 milioni 259 mil4 spettatori: non l'exploit del suo collega, gerarchicamente sottoposto Rocca, ma comunque un risultato buono. A proposito di concorrenza: lo sceneggiato «La tenda nera» si scontrava con «Stranamore» di Castagna, 9 milioni 543 mila spettatori, più o meno come per la Carrà. Badando ai dati di ascolto, si vede chiaramente che c'è una fascia di pubblico, una fascia consistente, un bacino potenziale d'utenza di dieci milioni di telespettatori e anche più, pronta a spostarsi sera per sera dietro a quel tipo di varietà. Il varietà delle sorprese, degli incontri amorosi, delle lacrime poco furtive e molto esibite. Luca Barbareschi, il capitano Leonardi, arriva in una piccola città di provincia a sostituire un collega morto suicida. Forse. Subito dopo si trova una ragazza uccisa in un prato. Si scopre che si drogava, che faceva parte di una setta satanica. Varie storie si dipanano, alla fine la Grande Tessitrice dalla diabolica tela non era, come le apparenze avrebbero fatto supporre, Anna Kanakis tanto simile a Crudelia Demon, ma Valeria Cavalli, giovane donna dall'a¬ spetto molto dolce di cui Barbareschi si era nel frattempo innamorato. Racconto «dark» che faceva parte del ciclo di Raidue «Diversi», formula «film seguito dal dibattito». Infatti dopo lo sceneggiato è andato in onda, condotto da Giovanni Anversa, un incontro sulle sette sataniche. Sesso, messe nere e culti diabolici, cose misteriose che sembra siano più diffuse di quanto si creda. Ma un sondaggio del Cirm ci rivela questo: la maggioranza degli intervistati ritengono che, fuori dalla setta, intesa evidentemente come un hobby, i «satanisti» non siano particolarmente diabolici, cattivi. Ha ragione Gelmini, si fa una gran confusione. Non si capisce niente. Si capisco però che «La tenda nera» è uno sceneggiato che fa tesoro di tanti sceneggiati precedenti. Barbareschi, che non è quel personaggio gran simpatico come Proietti, fa una figura di carabiniere più chiuso, più tetro, meno protetto dalla sicurezza interiore. Meno «eroe comune», più soggetto alla confusione e alla tentazione. Normale che piacesse meno, Alessandra Corazzi gzl |

Luoghi citati: Crudelia Demon, Sanremo