Magistrati una guerra infinita
Disabile, al terzo piano, senza ascensore; le tentazioni dei genitori LA LETTERA Di O.d.B. Magistrati unaguerra infinita GENTILE Signora Casari, lei incalza: «Sanno o non sanno quelli che stanno al potere che la minaccia peggiore per la giustizia è l'isolamento dei magistrati? O forse sanno benissimo che, imbrigliando i magistrati, il loro potere mafioso ne viene maggiormente rafforzato perché questa è l'ultima roccaforte da espugnare. Liberi, dunque, di delinquere e finalmente e totalmente al governo del Paese. Cosa può fare il cittadino contro questo? A parte l'aver paura, come può agire? Siete voi giornalisti che dovete tracciare la via...». Troppo facile, gentile Signora Casari. Le cose sono molto più complicate. Sono, infatti, i magistrati che si processano fra loro. Se lei scorre anche solo distrattamente un quotidiano, è impossibile che non s'imbatta, a esempio, nelle vicissitudini del magistrato Fabio Sa- Magiunaginfi strati uerra nita lamone che, indagato per concussione a Caltanissetta, a Brescia indaga sul magistrato Antonio Di Pietro contro il quale ha già ottenuto uno o più rinvìi a giudizio per concussione, eccetera, e altri ne sollecita, mentre il magistrato Antonio Di Pietro lo ha, a sua volta, querelato per calunnia o qualcosa del genere. Antonio Di Pietro, del resto, è bersaglio di più inchieste quasi e forse di più di Silvio Berlusconi. A Firenze, per proseguire negli esempi, il magistrato Pier Luigi Vigna, procuratore della Repubblica, si è visto poco tempo fa annullare un processo già celebrato per attività malavitosa contro alcuni ex dipendenti di Antonio Di Pietro quando faceva ancora il commissario, tutta gente che era stata tratta in arresto da forze dell'ordine inviate dal capoluogo toscano al capoluogo lombardo, per evitare interferenze. Il procuratore della Repubblica di Firenze, comunque, si è visto pure ribaltare clamorosamente in Appello, su richiesta dello stesso pubblico ministero Piero Tony, l'identificazione del Mostro in Pacciani che è stato addirittura assolto... Potrei continuare, gentile Signora Casari, ma la mia impressione è che ci sia un grande scontro fra magistrati e temo che qualsiasi intrusione sai ebbe giudicata inopportuna. Oreste del Buono Gentile Signor Del Buono, in «Lettere ai giornale» ho letto quanto ha scritto il Signor Solinas. Se è vero quello che dice a proposito della mafia, questa cosa infame riguarda tutti, e specialmente quelli che fanno fintadi non vedere e di non sentire. Questa cosa infame si è ramificata un po' dappertutto e tenta di plagiare l'intero Paese come una grande macchia d'olio. Chi ha un'attività in vista non può più vivere tranquillo. Invece di dare battaglia alla malavita le autorità preferiscono fare il processo ai magistrati, forse perché la mafia ha raggiunto i vertici del governo?... Anna Casari, località non precisata
Luoghi citati: Brescia, Caltanissetta, Firenze
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