Arbore torna con uno spot

Arbore torna con uno spot PERSONAGGIO IL «TEATRINO» Arbore torna con uno spot In un mini-show la reclame al caffè ROMA ENZO Arbore è in gran forma: giacca blu stile yatchman e foulard di seta al collo, impugna il microfono sul palcoscenico di un teatro pieno di angioletti dorati e pone ai suoi ospiti la domanda fatidica: «E' nato prima l'uovo o la gallina?». Gli otto invitati si scatenano in un crescendo di risposte assurde: c'è chi gesticola, chi Urla, chi si prende a botte. Il pubblico in platea non è da meno e il presentatore, in piedi tra i litiganti, orchestra soddisfatto la rissa. Poi si ferma, pronuncia una specie di frase magica ed ecco irrompere sulla scena un gruppo di provocanti cameriere complete di giarrettiera e crestina in testa. Parte il ritornello e, come per miracolo, sul teatro del «Tric-trac show» scende la pace: quelli che un attimo prima si accapigliavano ora si abbracciano contenti, i volti contratti dalle grida si distendono in un sorriso, le mani protese nella rissa si riuniscono nel gesto dell'applauso e la musica prende l'andatura di un rasserenante valzer. Per tornare in televisione, dopo una lunga e meditata lontananza, Renzo Arbore, il re di «Quelli della notte», l'ex-ammiraglio di «Indietro tutta», il mattatore dell'«Orchestra Italiana», ha scelto la via dello spot: 60 secondi per pubblicizzare una marca di caffè, ma soprattutto per fare il verso alla tv urlata, al talkshow dilagante, alla tanto diffusa maleducazione formato video. «Mi hanno proposto questa pubblicità spiega lo showman al telefono - e ho pensato che, invece di fare il solito spot, avrei potuto realizzare una delle idee che mi frullavano per il capo. A dire il vero mi meravigliavo che nessuno avesse già pensato a fare satira su questo genere di tv. Allora mi sono detto: "Perché non farla approfittando della pubblicità?"». Lo sketch, andato in onda ieri sera per la prima volta alle 21,30 durante l'anteprima del Festival di Sanremo, porta la firma di Alessandro D'Alatri, il regista di «Senza pelle» più volte premiato per i suoi riuscitissimi lavori pubblicitari. «Ci siamo conosciuti in questa occasione - racconta Arbore -, gli ho spiegato la mia idea e ci siamo subito trovati in sintonia». L'ambientazione del filmato (il teatro Storchi dì Modena) ricorda da vicino quella del «Maurizio Co¬ stanzo Show»: qualcuno si offenderà? «Siamo in tempi elettorali, di tv vivace - risponde Arbore -, il "teatrino" è anche quello della politica. Certo, ricorda pure Costanzo, ma solo in termini di omaggio, perché il suo è il talk-show più antico, quello che io seguo tutte le sere senza mai annoiarmi». Lo spot potrebbe esssere il primo passo verso l'atteso ritorno in video? «La voglia di tornare c'è sempre, però c'è an che forte la voglia di portare la canzone napoletana in giro per il mondo. A fine marzo riparto per un nuovo tour che toccherà anche l'Australia dove presto andrà in on da un programma su di me intitola to "Why not mandolin?" cioè "Perché no, mandolino?"». La pubblicità che Arbore definisce «un mio piccolo misfatto televisivo, un mini-programma di satira sui talk show del "confronto"», ha debutta to proprio nel cuore della roccaforte tv di Sanremo. Fulvia Caprera «Ho preso in giro la maleducazione formato video» Accanto, una scena dello spot tratta da «Sorrisi e canzoni». A sinistra: Renzo Arbore

Persone citate: Alessandro D'alatri, Arbore, Enzo Arbore, Renzo Arbore

Luoghi citati: Australia, Modena, Roma, Sanremo