Blitz nel convento delle suore

Affari lucrosi per alcune imprese grazie a complicità IL CASO La Spezia: la madre superiora è indagata per circonvenzione di incapace Blitz nel convento delle suore Sequestrato un tesoro da quattrocento milioni NEL SANTUARIO LA SPEZIA. Nel più suggestivo, solitario, misterioso santuario della Liguria ieri sono entrate, per la prima volta, le forze dell'ordine. E' toccato ai carabinieri sconvolgere l'apparente quiete del tempio di Reggio che dalla collina di Vernazza domina il mare e la suggestione delle Cinqueterre. Hanno sequestrato oro, denaro in contanti, libretti di risparmio: un patrimonio di circa 400 milioni sull'utilizzo del quale vuol vederci chiaro il sostituto procuratore della Repubblica della Spezia, Alberto Cardino. Da oltre un anno il magistrato sta indagando intorno alle attività del santuario e dell'annessa canonica. Dimora, da tempo immemorabile, di un esorcista di fama nazionale, padre spirituale di intellettuali e disperati d'ogni ceto sociale, oggi ottantenne e malato, dal 1991 è anche residenza ufficiale di un manipolo di suore contemplative cui la Chiesa non ha ancora elargito ufficiale riconoscimento. Quattro anime recluse, di età compresa tra i 23 e i 30 anni, che vivono sotto gli ordini e la tutela dell'energica madre superiora, tale Rosanna Mannucci, 48 anni, per i paesani una sorta di «mamma Ebe» di più contenuta managerialità. Ed è proprio su di lei che il pm Cardino ha puntato l'attenzione. Alla suora è stato notificato un avviso di garanzia per circonvenzione d'incapace: l'esito dell'inchiesta dirà se il reato è stato veramente commesso. La più giovane delle monache ha oggi 23 anni, è entrata nella confraternita probabilmente nel '91. Che cosa spinge una ragazza poco più che adolescente ad abbandonare la scuola, le amiche, la discoteca, in una parola il mondo, per rinchiudersi in una stanza di pochi metri quadrati? Inoltre, dice il pm: «Suscita perplessità il fatto che una comunità cosi esigua, che si presuppone dedita ad una vita frugale, abbia bisogno di mezzi tanto ingenti per la propria sussistenza». Si dovrà quindi cercare riscontri su un eventuale reinvestimento del denaro versato da fedeli generosi su libretti cointestati al padre esorcista, don Giovanni Bozzo, e alla madre superiora. Del sacerdote erano note le opere di beneficenza, ma la malattia lo ha da tempo sottratto ad ogni attività pubblica. Donatella BartoM

Persone citate: Alberto Cardino, Blitz, Giovanni Bozzo, Rosanna Mannucci

Luoghi citati: La Spezia, Reggio, Vernazza