Muore la giovane Zeroual è giallo

La polizia: «La nipote del presidente aveva già tentato il suicidio». Ma restano i dubbi ALGERIA La polizia: «La nipote del presidente aveva già tentato il suicidio». Ma restano i dubbi Muore la giovane Zerouql, è giallo Bordeaux, il cadavere chiuso in un'auto in fiamme ALGERI. Una nipote del presidente algerino Liamine Zeroual è stata trovata morta, nella Francia Sud-occidentale a poca distanza di Bordeaux, nell'automobile della madre, Gisele Zeroual, che risiede nella regione con il Marito Smain, fratello del capo di Stato. Secondo gli inquirenti, la donna soffriva di crisi depressive e la morte sarebbe dovuta a suicidio. Ma dati i legami familiari della defunta il decesso potrebbe aprire un giallo. Il cadavere carbonizzato della donna, Myriam, 36 anni, è stato trovato nella tarda serata dell'altro ieri nell'automobile in fiamme, la cui presenza era stata segnalata alla polizia da una telefonata anonima. I pompieri avevano estinto l'incendio, e avevano trovato il cadavere. Non si è capito subito, però, a chi appartenese il corpo. Per il cui riconoscimento sono state necessarie ricerche durate fino al pomeriggio di ieri. Gli inquirenti francesi escludevano ieri sera «con quasi certezza» l'ipotesi di un atto criminale, sostenendo la tesi del suicidio, alla luce dei numerosi tentativi già effettuati in passato dalla donna per darsi la morte. Tuttavia il dubbio resta. Ieri ad Algeri è stato annunciato che il coprifuoco in vigore in dieci dipartimenti dell'Algeria verrà revocato in maniera definitiva in occasione dell'«Aid el-Fitr», la festa che celebra la fine del Ramadan, il mese di digiuno islamico, prevista per oggi. II coprifuoco era stato revocato in un primo tempo, ma in modo provvisorio, in occasione del Ramadan, iniziato il Algeria il 21 gennaio. Era stato instaurato nel di¬ cembre 1992 in sette dipartimenti ed esteso qualche mese dopo ad altri tre, nell'ambito dello stato di emergenza decretato nel febbraio dello stesso anno e tuttora in vigore. I dipartimenti interessati dal provvedimento sono Algeri, Blida, Medea, Ain Defla, Chlef, Boumerdes, Bouira, Mesila, Djelfa e Tipaza. Ad annunciare la revoca de¬ finitiva del coprifuoco - inattesa, visto il persistere delle violenze - è stato il ministero algerino dell'Interno. Un segnale di distensione, che la radio statale interpreta col fatto di essere arrivati «a un migliore controllo della situazione per quanto riguarda la sicurezza, cosa che corrisponde al desiderio della popolazione». Eppure ancora ieri le stesse autorità hanno trasmesso bollettini che pur suonando di vittoria, dato che parlavano di perdite «nemiche», testimoniano di una lotta ancora in corso. Si apprende da essi che le forze di sicurezza algerine hanno ucciso 29 militanti musulmani armati nell'ultima settimana, in operazioni condotte in 15 regioni. Il comunicato, riferito dalla radio statale, riporta i dettagli di alcune di queste operazioni. Tra i ribelli uccisi, si apprende, vi erano due militanti armati di fucili da caccia uccisi giovedì mentre cercavano di preparare un'auto imbottita di esplosivo nella città di Lakhdaria, a 60 chilometri a Est di Algeri. Altri tre militanti islamici, armati di un fucile e di due pistole automatiche, sono stati uccisi lunedi sera ad Algeri dopo che avevano perpetrato «un tentativo criminale contro cinque persone», dice il comunicato senza ulteriori precisazioni. La guerra civile in Algeria dura dal 1992, quando le autorità annullarono il secondo turno delle elezioni, dopo che nel primo aveva vinto il movimento islamico fondamentalista Fis. Gli integralisti non avevano fatto mistero che dopo la vittoria avrebbero liquidato democrazia e diritti umani per instaurare una teocrazia islamica, perciò le proteste internazionali per la cancellazione del voto sono state scarse, anzi molti Paesi occidentali, in prima linea la Francia hanno approvato e sostenuto il regime militare anti-fondamentalista che si è installato ad Algeri e che conduce una spietata repressione contro il Fis e le sue emenazioni terroristiche [Ansa-Agi]

Persone citate: Gisele Zeroual, Liamine Zeroual, Medea