Una lacrima sul Festival

Si apre la sei giorni di Sanremo, all'insegna dell'emozione Si apre la sei giorni di Sanremo, all'insegna dell'emozione Una lacrima sul Festival NSANREMO ON è uno scherzo di carnevale. Il Festival che si apre domani sera in diretta su Raiuno, con un gala di presentazione dei concorrenti dal teatrino del Casinò, durerà sei giorni, fino alla notte inoltrata di sabato prossimo. Reggerà? E' realisticamente possibile cne 15/20 milioni di persone blocchino le loro usuali attività del dopocena per paralizzarsi sulla gara? La presenza di 854 giornalisti accreditati da tutto il mondo costituisce curiosa prova di interesse dei media per un fenomeno che non ha uguali: ma non è la prima volta che ì media creano fatti che poi non rappresentano la realtà. Gli italiani, spremuti da due anni di crisi politica ed econo ■ mica, potrebbero anche tentare di sottrarsi cocciutamente almeno a questo dovere nazionale. Il dovere di Superpippo, nell'implacabile settimana di dirette tv, è invece di creare colpi di scena ogni sera. Però gli aspiranti suicidi dalla balconata dell'Ariston sono ormai un fatto consumato, i cortei degli operai acqua passata e anche il plagio si è archiviato nella vigilia, con una canzone che copiando se stessa ha lasciato a casa Ornella Vanoni. Per far spettacolo, restano le emozioni. E allora tenetevi forte, perché potrà succedere di piangere. Forse è l'ultima cosa che vuole Al Bario, che tornando alla ribalta per la prima volta dopo 25 OGGI di Guido Ceronetti «Venni, non vidi, fui vinto» Francisco de Quevedo capovolgendo in una poesia il «Venni, vidi, vinsi» di Cesare anni senza Romina chiede di esser finalmente giudicato come cantante di talento: ma la vita si prende i suoi spazi anche a Sanremo, e poiché tutti sappiamo di una Ylenia scomparsa nel nulla a New Orléans, sarà impossibile non pensare al dolore vero dell'interprete pugliese, quando traccerà con gran convincimento uno sconsolato bilancio venato di autobiografia: «E' un'altra notte da scordare / Niente che ti fa capire / Questa vita poi che senso ha». Tutto il resto, promette emblematicamente ben poche risate. Canzoni d'amore sempre sfortunato, emarginati persi al bar, grassi che s'interrogano sulla leggerezza della loro anima. Perfino l'unica musica allegra - la marcetta di Elio e le Storie Tese - racconta in realtà i mali di un'Italia nascosta a malapena dietro il titolo «La Terra dei cachi». Ma ci sono lacrime sufficienti a durare una settimana? La scommessa del Festival è tutta qui. Marinella Venego ni

Persone citate: Francisco De Quevedo, Guido Ceronetti, La Terra, Marinella Venego, Ornella Vanoni

Luoghi citati: Italia, Sanremo