«Cacciate il nostro vicino; ha l'Aids»

«Cacciate il nostro vicino; ha l'Aids» Cuneo, al giovane è stato assegnato un appartamento di proprietà Iacp «Cacciate il nostro vicino; ha l'Aids» Un paese in rivolta contro la decisione del Comune CUNEO. «Guerra» condominiale per un malato di Aids, cui il Comune ha assegnato un alloggio dello Iacp. Un alloggio che per ora rimane vuoto, perché gli inquilini quel ragazzo proprio non lo vogliono come vicino di casa. Al punto che, dopo ripetute proteste, hanno promosso una petizione. Accade a Saliceto, un paesino della provincia di Cuneo al confine con la Liguria, poche migliaia di abitanti, ora in subbuglio per un caso destinato a far discutere. Lui, il ragazzo, 33 anni, in cura all'Usi 16, dopo mesi di attesa riesce ad ottenere quelle due stanze. Il sindaco, Silvano Prandi, su richiesta del «Sert», con delibera di giunta, gli assegna l'alloggio. Non più ospite di amici e conoscenti, non più peregrinazioni da un paese all'altro. Finalmente un posto dove poter vivere e continuare a sperare. Le chiavi vengono consegna¬ te a don Aldo Mattei, parroco di Monesiglio, che da tempo si occupa di lui. Ma ecco che i condomini, in totale nove famiglie, insorgono. Al sindaco dicono che loro, quel «malato di Aids, con manie suicide» non lo vogliono. E propongono di trovargli un'altra sistemazione, in una struttura specializzata o in una casa indipendente. Dichiarano di avere paura, di temere per sé e per i propri figli, ma respingono le accuse di intolleranza. Il sindaco li invita a «ragionare», fa presente che quell'appartamento è stato assegnato in base alla legge. Nulla da fare. Nessuna mediazione sembra possibile. Tanto che don Domenico Prandi, parroco del paese, si impegna a cercare un altro alloggio, «per salvare capra e cavoli». «Vogliamo aiutarlo, offrendogli il nostro appoggio, la nostra solidarietà», dice. Ma l'al¬ tro sacerdote, don Aldo, non ci sta: «E' un suo sacrosanto diritto avere quella casa». E così, ieri, dopo essersi messo in contatto con il «Sert», riconsegna le chiavi in Comune in attesa che questa «vergognosa» storia si risolva. E intanto, lui, il trentatreenne, come se di problemi non ne avesse già abbastanza, che fa? Ad occupare l'appartamento, in un tale marasma, non ci pensa proprio. «Non voglio creare altre polemiche», afferma. Ma non nasconde l'amarezza nel sentirsi, ancora una volta, «di troppo». E sino a quando l'intricata matassa non verrà dipanata, insomma, sino a quando non si arriverà ad una soluzione, non potrà far altro che continuare a cercare ospitalità, un pasto caldo, un letto e un pizzico di comprensione. Mentre quell'alloggio, tanto desiderato e a cui ha diritto, rimane vuoto. [Lb.l

Persone citate: Aldo Mattei, Domenico Prandi, Silvano Prandi

Luoghi citati: Cuneo, Liguria, Monesiglio, Saliceto