Frate Indovino, 10 in politica di Ale. Mon.

Frate Indovino, 10 in politica Frate Indovino, 10 in politica «Mi aiuta Vangelo custode di Padre Pio» Quando il sacro incontra la politica. Ne parla l'Avvenire di ieri, ripercorrendo le previsioni di Fra Mariangelo da Cerqueto, al secolo Mario Budelli. Previsioni che il cappuccino rilasciò nei mesi scorsi in un'intervista per i quattro milioni di abbonati al suo calendario «Frate Indovino». Si parla di tre mesi fa, per l'esattezza, quando nulla lasciava presagire gli attuali sviluppi nel panorama politico italiano. Ebbene, Frate Indovino ci aveva azzeccato. Interrogato quasi per scommessa da Maurizio Blondet sugli argomenti più disparati, le previsioni del buon frate si sono puntualmente avverate. Possibile? Sì, perché pare che anche Frate Indovino abbia un informatore che lo aiuta a diradare la nebbia perenne che avvolge il Palazzo. Per carità, qui non si tratta di un politologo alla Sartori o alla Fisichella, di un sondaggista affermato alla Piepoli o alla Mannhaimer. E nemmeno di qualche deputato loquace incontrato nel corridoio del Transatlantico. A metterli tutti nel sacco, sarebbe un angelo custode. No, non quello di Frate Indovino, ma quello di Padre Pio. Non ci crede¬ rete, ma quando l'alato protettore del frate non sa più cosa rispondere al suo assistito, pare che abbia in esclusiva il permesso di contattare il «collega», orfano di Padre Pio e quindi estremamente disponibile. A saperlo prima c'era da farsi una risata. Bastava che i due angeli custodi si mettessero in contatto fra loro e l'immutabile avrebbe rischiarato il mutabilissimo teatrino della politica. Eccovi un esempio. «"Quand'è che voteremo? Nel '97? Nel '98? Mai?" - chiedeva Blondet a Frate m'dovino nel dicembre del '95 -. Perché a dicembre, ricorderete, si parlava di quelle date: Dini pareva saldo, c'era il semestre europeo... "Ma che dice, si vota a primavera. Aprile, massimo maggio", rispose. Serio, anzi serissimo». Colpito nel segno. Figuriamoci se un angelo custode poteva lasciarsi ingannare dai bizantinismi seminati dai professionisti della politica, specie quello di Padre Pio. C'è poco da scherzare. Chissà che il prossimo ospite di Bruno Vespa non sia proprio lui, il «politologo» alato. [ale. mon.]