«Vigilantes» al Festival Sanremo città blindata di Gianni Micaletto
Ridotto il «servizio d'ordine» ufficiale Ridotto il «servizio d'ordine» ufficiale «Vigilantes» al Festival Sanremo/ città blindata Un centinaio di «gorilla» anti-invasioni Take That e la Mazza vestiti da Versace SANREMO. Sono un centinaio, li chiamano «gorilla», ma loro non gradiscono. Meglio l'etichetta di «uomini della security». Questione di immagine e professionalità. Sono gli «angeli custodi» del Festival, la novità voluta dalla Rai per assicurare la massima protezione all'evento televisivo campione d'audience. Angeli senza ali, ma con spalle robuste e fare deciso. Tutti giovani, atletici e rigorosamente non residenti: arrivano da Veneto e Romagna (ma appartengono a un'unica agenzia specializzata), e hanno preso il posto dei sanremesi che ogni anno trovavano discreti ingaggi e un po' di notorietà all'ombra della grande kermesse. Maschere che, forse, erano diventate troppo familiari per gli addetti ai lavori. Meglio cambiare, si sono detti in viale Mazzini, ricordando le recenti irruzioni all'Ariston: dal solito «Cavallo pazzo» all'aspirante suicida della scorsa edizione. E così, via all'operazione Festival «blindato», con rigorosissimi contro Di fuori e dentro il teatro. La sorveglianza è capillare: i vigilantes presidiano tutti gli accessi e fermano chiunque si avvicini al cuore della manifestazione. Con o senza pass. La parola d'ordine è «massima sicurezza». E inflessibilità, anche a costo di sfiorare incidenti «diplomatici» con autorità e forze dell'ordine. Un modus operandi che, però, il prefetto D'Acunto pare non aver gradito troppo, soprattutto dopo il battibecco di mercoledì sera al casinò tra alcuni carabinieri e 007 al servizio della Rai, di e irò le quinte dello show di San Valentino con lo staff di «Domenica In». Ma c'è di più: polizia, carabinieri e Guardia di Finanza si sono visti ridurre da 90 a 30 il numero dei pass per il servizio d'ordine in bor- Cos) vestirà Va ria Mazza ghese all'Ariston. E hanno protestato. A un vice-questore è stata addirittura negata inizialmente l'autorizzazione per l'accesso senza limiti al teatro. La Rai giustifica il ricorso alla «security» privata con la necessità di tutelare gli enormi interessi televisivi, discografici ed economici (l'ente di viale Mazzini paga a suon di miliardi l'esclusiva sulla gara canora). Un esempio: se qualcuno volesse boicottare il Festival, potrebbe introdursi all'Ariston, registrare una delle canzoni durante le prove e diffonderla poi pubblicamente, causando (a norma di regolamento) l'automatica esclusione di brano e interprete. Lo spettacolo ha le sue regole, e l'organizzazione baudiana intende farle rispettare senza concessioni. Antonio Bissolotti, neoassessore . al Turismo, è pilatesco: «Il servizio di sicurezza è a carico dell'organizzazione. Il Comune non può che prendere atto delle scelte della Rai. Posso solo dire che mi spiace per i sanremesi che, grazie al Festival, ogni anno avevano un'interessante occasione di lavoro». Intanto, il cassiere gongola: si profila il tutto esaurito per le cinque serate volute da Baudo. Le prenotazioni sono arrivate persino dal Giappone. Potenza delle canzonette. Intanto una notizia di moda: Gianni Versace vestirà i Take That e Valeria Mazza. Dice: «Amo la musica, fa parte della mia vita. E' stato Eric Clapton il più coerente per la mia moda: "Versace fashion is pure rock". Ho voluto vestire i Take That che sono tra gli idoli musi- ■ cali per milioni di ragazzi in tutto il mondo. E Valeria Mazza è la nuova supermodella per eccellenza». Gianni Micaletto Cos) vestirà Valeria Mazza
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