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Le leggi restano nel cassetto Le leggi restano nel cassetto Stop a antitrust, authority e pacchetto-giustizia le riforme incompiute SROMA OLO decreti leggi e trattati internazionali: fino alla nascita della XIII legislatura (il 9 maggio), le Camere non potranno occuparsi d'altro. Salvo eccezioni in caso di unanimità dei capigruppo o per le leggi rinviate dal Capo dello Stato. Centinaia le leggi «incompiute», importanti e meno. I casinò ad Anzio e Rieti, la carta dei diritti del turista, le norme per regolamentare la democrazia nelle società quotate in Borsa, la riforma delle telecomunicazioni con la liberalizzazione del settore, le Authority nei servizi pubblici privatizzati; l'antitrust del mercato radiotelevisivo; i criteri di nomina del Consiglio di ammlinistrazione Rai. Tra Montecitorio e Palazzo Madama, infatti, sono centinaia i provvedimenti di cui era già cominciato l'iter parlamentare, in aula o nelle commissioni (in sede legislativa o referente). CAMERA Affari Costituzionali. Il conflitto d'interessi (già approvato in Senato e letteralmente arenatosi; nominato il relatore Gustavo Selva, An, non c'è mai stata neppure una seduta); la tutela delle minoranze linguistiche; le nuove norme in materia di aspettative, permessi e indennità degli amministratori locali. Giustìzia. La normativa riguardante la responsabilità disciplinare, le incompatibilità e gli incarichi extra-giudiziali dei magistrati; misure straordinarie per risolvere controversie pendenti nella giustizia civile (in sostanza, un piano triennale per lo smaltimento dell'arretrato); le disposizioni in materia di competenza per i procedimenti riguardanti i magistrati (nuove norme, cioè, per i casi in cui i magistrati sono parti lese o imputati). Difesa L'obiezione di coscienza; la ristrutturazione delle Forze Armate (insieme, alla razionalizza¬ zione dei vertici dell'esercito dovrebbe costituire il pilastro del nuovo modello di difesa). Finanze. Il testo unficato volto a favorire la diffusione dell'azionariato diffuso e la rappresentanza degli azionisti minori («voto di lista» o «voto per delega»); istituzione del servizio anticorruzione del ministero delle Finanze. Trasporti. Liberalizzazione delle infrastrutture e dei servizi di telecomunicazione. Attività produttive. La nuova disciplina del commercio con la liberalizzazione delle licenze (anch'esso promosso dopo il referendum); la iegge quadro sul turismo; l'istituzione di nuove case da gioco. Lavoro. Il riordino delle pensioni di guerra; nuove norme in materia di mercato del lavoro e di flessibilità; le rappresentanze sindacali. Affari sonali. La nuova disciplina dei trapianti, il divieto di fumo nei locali pubblici ed aperti al pubblico. Affari costituzionali e Culture. Riforma della docenza universitaria. SENATO Affari Costituzionali. Il voto per gli italiani all'estero; finanziamenti per il «Telefono azzurro»; la nuova disciplina della decretazione d'urgenza; il finanziamento dei partiti. Giustizia. Le norme anti-usura; la tutela della privacy delle banche-dati; il reato d'abuso d'ufficio; la gestione e destinazione dei beni confiscati ai mafiosi; la riforma del codice penale. Difesa La razionalizzazione dei vertici militari. Finanze. Contenzioso tributario; associazioni no-profit. Istruzione. La riforma della scuola secondaria superiore; l'autonomia scolastica; norme in materia di mobilità del personale direttivo (i presidi) della secondaria superiore. Agricoltura. Nuova normativa sulle denominazioni di origine protetta; riforma della legge quote-latte. Lavoro. Consiglio amministrazio- ne Rai; revisione delle competenze professionali dei geometri. Industria Riforma Istituto commercio estero; norme a tutela dei consumatori; normative per le sostanze alimentari deteriorabili. Sonila. Regolamentazione della fecondazione assistita; nuove norme per gli odontoiatri. Commissione Napolitano. Nel corso di questa legislatura ha affrontato la regolamentazione dei mezzi radiotelevisivi ed è stata costretta a interrompere i suoi lavori. [Agi] Irene Pivetti