«Niente barba siamo labour» di Guido Tiberga

«Niente barba, siamo labour» «Niente barba, siamo labour» Blair: tagliatela, non è di sinistra IL LOOK PER LE URNE Brandi padri della sinistra la ijarba la portavano tutti, e non gliela taglierà nessuno». Ottaviano Del Turco, uno dei pochi che m ni 'ianno smesso di chiamarsi socialisti, si fa raccontare l'ultima pensata di Tony Blair e scuote la tesi > Poi si lascia sfuggire una frase - In -embra un rimpianto dei bei v mpi passati: «Che cosa non si fareb:j" por vincere le elezioni...». Tony Blair è il leader dei laboristi britannici, l'immoline della sinistra moderna e vincenti;, un esempio per molti prog assisti nostrani. La sua ultima tro ita? lina specie di ordine di servizi rivolto ai candidati alle prossime elezioni inglesi: «Tagliatevi la barb Fa tanto vetero-comunisti, e poi un sondaggio ha rivelato che le disine - l'elettorato femminile - preti riscono gli uomini glabri». Dio, com'è lontano il Sessantotto: l'eskimo non lo porta più nessuno, i capelli lunghi soltanto qualche irriducibile, e adesso persino la barba dovrebbe diventare una reliquia del passato... Mario Capanna, il guru del Sessantotto italiano, la barba ce l'aveva quando gli anni erano «formidabili» e ce l'ha ancora adesso che sono un po' più grigi. Blair? Capanna prima ride e poi risponde: «TagliariikjIu'' Ma per favore. Piuttosto mi viene; un sospetto atroce: qualcuno deve avergli presentato Giuliano Ferrara, e adesso ha paura che tutti uomini di sinistra in possesso eli barba e baffi facciano la sua: ii. .),. una battuta? «Una facezia replica -, il modo più serio per commentare una storia così». Sarà, ma la lotta elettorale degli Anni Novanta è fatta anche di queste cose. Helmut Kohl in Germania ha affrontato Rudolph Scahrping ammonendo gli elettori a «dire no a una politica con la barba». A casa nostra Berlusconi ha proibito ai suoi di portarla, anche se qualche ribelle ce l'ha avuto pure lui: a partire da Carlo Scognamiglio per proseguire con l'ex ministro Podestà, che non a caso ha fatto presto fagotto. In tempo di telecrazia la faccia è tutto, e le facce barbute fino a ieri erano quasi un monopolio della sinistra: Petruccioli, Giulietti, Adornato, ma anche un folto gruppo di peones poco presenti nelle cronache politiche: Borroni, Cappi, Giovanelli, Pappalardo, Petrucci e via sfogliando la galleria di ritratti pubblicata dalla Navicella, l'annuario dei parlamentari. Del Turco non è convinto: «Non esageriamo - dice -. Nella storia del socialismo italiano la barba ha avuto vita durissima. A Nenni non piaceva affatto, e Craxi la odiava. E poi mica tutti se la fanno crescere per motivi ideologici: ci sono pure quelli che non si sopportano con la faccia tutta liscia. Io poi l'ho fatta crescere per scommessa: all'inizio della mia attività sindacale avevo promesso a un capo del personale che non l'avrei tagliata fino a che non avesse firmato il contratto. Quando finalmente lo ha fatto, mi sono piaciuto...». Guido Tiberga Da sinistra: il leader laburista Tony Blair e Ottaviano Del Turco

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