Lo sceicco svende tutto di Mario Ciriello

Lo sceicco svende tutto Nel Dubai supersaldi di oro, gioielli e hi-fi con sconti fino al 70 per cento Lo sceicco svende tutto 1LONDRA L consumismo ruggente è finito, lo shopping non è più avido e febbrile, la gente spende meno e con maggior oculatezza. Così leggiamo ogni giorno sulla stampa, così affermano tutti gli studiosi e gli osservatori delle società occidentali. Ma è vera questa teoria? Lo sapremo presto. D'improvviso, è comparsa all'orizzonte una seducente sirena, al cui fascino pochi riusciranno a resistere, una vera e propria maga che si offre, voluttuosa, agli shopper di tutto il mondo. E' il Dubai Shopping Festival, apertosi quarantott'ore fa e descrìtto dai suoi promotori come «la più colossale svendita mai avutasi su questo pianeta». Le cifre sono impressionanti. Il festival durerà per sei settimane e, durante questo perìodo, duemila negozi di Dubai, la ricca città negli Emirati Arabi Uniti, sul Golfo, offriranno sconti «fino al 70 per cento». Dubai si trasformerà in un grande suk, dove si potranno comprare, a prezzi più che stracciati, oggetti d'oro e d'argento, videocamere giapponesi, moda francese, orologi svizzeri, tutto insomma. Ottimisti, i duemila negozianti hanno già fatto i conti e prevedono un incasso globale sui 450 miliardi di lire. Sette volte tanto dovrebbero guadagnare alberghi e ristoranti. Già volano le previsioni. La straordinaria kermesse di Dubai si rivelerà irresistibile per un fiume di inglesi, lo indicano le prenotazioni. Anche i tedeschi cederanno in gran numero al richiamo, soprattutto coloro che sono ansiosi di procurarsi prodotti di lusso. Robusta sarà poi la presenza asiatica, non soltanto dal Giappone, ma anche dalla Malaysia e Singapore. Poi vi sono i russi, i nuovi miliardari e, con ogni probabilità, i nuovi mafiosi, potenti e pericolosi. Fra i russi, soprattutto, molti saranno coloro che compreranno per lucro, cioè per rivendere con succoso profitto. Anche le linee aeree di, Dubai, le eccellenti Emirates, concederanno sconti. Dubai è tra i grandi produttori di petrolio, ma le sue riserve sono modeste. A Dubai spiegano: «Prima o poi, il petrolio finirà, dobbiamo pensare al futuro. Questo festival va visto in tale prospettiva». Dubai, insomma, si prepara ad essere un grande emporio internazionale, ed è un ritorno al passato. La città era già prosperosa quando Abu Dhabi non esisteva neppure, ed è stata per anni il più importante porto del mondo per il contrabbando d'oro. Luogo di mercanti, sopravviverà anche quando il Golfo avrà perso molta della sua ricchezza. Mario Ciriello

Luoghi citati: Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Singapore