Ma per i «gadget» non suona il requiem

Ma per i «gadget» non suona il requiem ANALISI Ma per i «gadget» non suona il requiem DI una cosa sono certo: il requiem per i gadget e per un certo tipo di pubblicità non è ancora suonato. E difficilmente suonerà. La sfida della Barilla è comunque importante e significativa. Per alcuni motivi. La Barilla ha innanzitutto fatto una scelta di alto valore sociale. E' questo un momento in cui le aziende devono tenere conto della politica dei prezzi, devono confrontarsi con i tempi che cambiano, con le esigenze della società e dei consumatori sformano. Il mercato odierno è attento sia ai prezzi sia alla qualità. E la scelta di eliminare i «gadget» punta proprio nella direzione indicata dai consumatori, dalle casalinghe. Ridurre i prezzi conservando la qualità significa offrire una importante risposta a questa duplice Il pubblicitarioche si tra- van I offr I SpO! Marco Testa esigenza, significa avvicinarsi in tempo reale alle esigenze di chi quotidianamente acquista i vari prodotti. La Barilla ha poi fatto una straordinaria operazione di marketing, che senza dubbio lascerà un segno e troverà altri «imitatori». Anche se non sarà certo la «Caporetto» per un certo modo di propagandare ì prodotti. La mia agenzia ha seguito direttamente la campagna del Mulino Bianco, che ha dato ottimi risultati. Si cambierà. Ma non è detto che tutti gli altri imbocchino questa strada. Io ho una cinquantina di clienti. Molti di loro continueranno invece a proporre il gadget: una strada che si è rivelata fortunata e quasi sempre vincente. Perché non si dovrebbe continuare? La risposta la lascio ai consumatori. Marco Testa ita Il pubblicitario Marco Testa

Persone citate: Barilla, Marco Testa