Strage nella Città Rossa

Guardia uccide tre colleghi e chiede asilo politico a Mosca Guardia uccide tre colleghi e chiede asilo politico a Mosca Strage nella Città Rossa All'ambasciata russa di Pyongyang Si intensificano in Corea del Nord segnali di instabilità che, sullo sfondo di una grave crisi alimentare, aumentano gli interrogativi sulla tenuta del regime. Secondo fonti diplomatiche, ieri un agente della sicurezza nord-coreano ha fatto irruzione all'ambasciata russa chiedendo asilo politico dopo aver ucciso tre suoi commilitoni che avevano cercato di sbarrargli il passo. L'uomo, che ha 25 anni, ha agito all'esterno della missione commerciale russa. Quando gli agenti di guardia hanno cercato di bloccarlo mentre stava per entrarvi, l'uomo ne ha freddati tre e si è rifugiato nella missione. Il caso è imbarazzante per il Cremlino, che ha da tempo preso le distanze da Pyongyang, con cui ha però un trattato di estradizione del '57 in base al quale dovrebbe riconsegnare il ricercato. Il fatto segue di appena 24 ore la notizia, diramata dai servizi segreti sudcoreani, secondo cui la ex moglie del leader del Nord, Kim Jong II, sarebbe fuggita in Occidente durante una vacanza in Svizzera. Sottrattasi ai servizi di sicurezza nordcoreani, la donna,-Song Hie Rim, 59 anni, ex attrice, insieme con la sorella, la nipote e una domestica, sarebbe ora in Olanda, in attesa di ottenere asilo politico a Seul. Qui avrebbe già trovato rifugio nell'ottobre scorso suo figlio. Il sanguinoso episodio di ieri e le notizie sulla defezione dell'ex moglie di Kim Jong II sono solo i più recenti di una serie di segnali di grave crisi interna dell'impenetrabile regime nordcoreano. Interrotti i rapporti commerciali preferenziali da parte di Russia e Cina, le quali esigono ora pagamenti in valuta pregiata per le forniture di petrolio e di cereali, il Paese è a corto di energia, e da anni è in una crescente crisi alimentare aggravata l'anno scorso da mondazioni. La popolazione è alla fame. Aumentano i casi di diserzione al Sud, sfidando il sistema poliziesco. Il quadro politico è confuso: Kim Jong II, ufficialmente salito al potere nel luglio 1974 dopo la morte di suo padre Kim II Sung, non ha ancora formalmente assunto le cariche di capo dello Stato e del partito. Il timore di Corea del Sud, Giappone, Stati Uniti, e della stessa Cina, è che la Corea del Nord sia prossima al collasso; e questi Paesi hanno finora fornito aiuti, anche se in misura minore a quella richiesta dal regime. La prospettiva del crollo del Nord avrebbe suscitato fino a pochi anni fa entusiasmo specialmente al Sud, ma dopo la lezione dell'unificazione tedesca è diventata un incubo. Seul ha assistito in questi anni con sgomento agli enormi costi sostenuti dalla ricca Bonn per rimettere in piedi la Germania Orientale. La Corea del Sud, pur in crescente sviluppo, non è certo Bonn, e le condizioni della «sorella» del Nord sono molto più arretrate di quelle in cui era la Germania Orientale. All'ipotesi del collasso si affiancano scenari più allarmanti, come eventuali mosse d'azzardo di tipo militare per dirottare sull'esterno le gravi difficioltà interne. Da mesi è molto tesa la situazione sul fronte lungo il 38° parallelo che divide in due il Paese. La fame al Nord è fotografata da un rapporto del mese scorso del World Food Program delle Nazioni Unite: «Fino a qualche tempo fa vi era un sistema di ra¬ zionamento di 9 livelli, da 900 grammi di cereali al giorno per i lavoratori dell'industria pesante a 100 grammi per i bambini dell'asilo. Oggi il sistema è stato ridotto a tre livelli, con ulteriori riduzioni». L'organizzazione specifica che due terzi dell'apporto di calorie è costituita da riso e granturco. I 900 grammi di cereali danno circa 1000 calorie al giorno, mentre il fabbisogno normale è di circa 2600 calorie. Con i 100 grammi di cereali, i bambini sono tra le prime vittime della fame. Secondo l'Onu, la parte della popolazione più colpita sono i contadini, che non hanno accesso al sistema di razionamento, funzionante nei centri urbani e per l'apparato. L'esercito ha le sue riserve. L'agenzia prevede che nel '96 la Corea del Nord avrà bisogno di un milione 200 mila tonnellate di cereali in più rispetto a quello che potrà produrre. La produzione è in costante declino: 345 chilogrammi a testa nell'89,272 nel '93, 22 nel '94. Fernando Mozzetti E' l'ennesimo segnale della crisi del regime Martedì era fuggita l'ex moglie del dittatore In basso Kim Jong II dittatore della Corea del Nord A sinistra l'ex moglie che ha chiesto asilo politico in Occidente

Persone citate: Fernando Mozzetti, Guardia, Kim Jong Ii, Song Hie Rim