Gianfranco Barbieri a GiovedìScienza di Beniamino Placido

CONFERENZE CONFERENZE IL FUTURO DELLA TV Gianfranco Barbieri a GiovedìScienza Beniamino Placido dieci è analizzato dall'Auditel, che da quasi trenta vuole l'immaginazione al potere ma si ritrova ogni giorno a fare i conti con le nuove leggi, le nuove tasse, i nuovi modelli imposti dai media. Placido, con il tono lieve e cauto, ma sicuro, che gli è caratteristico, cercherà anche di smontare una celebre affermazione del filosofo francese Alain, che recita. «Fare più che subire: ecco il fondamento del sapere». In una società così frenetica, è vero ciò? Con l'aiuto della filosofia antica e della sua sapienza mediterranea, Placido ci svelerà le patologie del potere, ma soprattutto le nostre. [p. v.] COME sarà la televisione del futuro? Avremo a disposizione una infinità di canali, saremo collegati con tutto il mondo, ma soprattutto riusciremo ad «usare» la televisione. Non saremo più semplici consumatori di immagini, ma potremo interagire con i programmi come con un computer collegato ad una immensa rete di informazioni. Per arrivare a tanto ci sono specialisti che da anni lavorano allo studio e alla realizzazione pratica di tecnologie sempre più sofisticate. Uno dei protagonisti di questa «avventura» è Gianfranco Barbieri, il direttore del Centro Ricerche della Rai. Ospite di GiovedìScienza, al Colosseo, il 15 febbraio alle 17,45: parlerà del futuro della televisione. Non illusterà nuovi palinsesti e non saprà dirci per quanto tempo durerà ancora Pippo Baudo, ma come - speriamo - potremo «navigare» nell'etere alla ricerca di ciò che più ci interessa. Barbieri è membro della Commissione tecnica dell'Unione Europea Radiodiffusione e del comitato di coordinamento del Consiglio europeo DVB (Digital Video Broadcasting). Si è sempre occupato di problemi legati all'evoluzione del sistema radiotelevisivo: l'introdu¬ zione di tecniche digitali e successivamente la sperimentazione della televisione ad alta definizione. «Oggi - spiega l'esperto l'utente riceve passivamente i programmi. Con Televideo ha fatto un progresso: può cercare informazioni preconfezionate. Il futuro sarà completamente diverso, avremo a dosposizione ''macchine'' diverse dagli attuali televisiori. La diffusione digitale su reti terrestri del suono e della televisione permetterà di ottenere servizi complementari specializzati e diversificati e immagini migliori». Irene Cablati

Persone citate: Barbieri, Digital Video Broadcasting, Gianfranco Barbieri, Pippo Baudo