Quando il bambino ama la matematica

Alla mostra «Dal compasso al computer» Quando il bambino amala matematica Alla mostra «Dal compasso al computer» Due specchi parabolici affrontati: uno dotato di lampada, l'altro con un innesto per un fiammifero di legno; accendendo la lampada il fiammifero si incendia. Un tavolo circolare girevole: partendo dal centro, con un pennarello si disegna una spirale di geometrica eleganza. Un cubo infisso su un perno che passa attraverso due vertici ruota rapidamente e si ha l'illusione ottica di un solido rientrante. I bambini, a bocca aperta, vogliono «rifare il gioco»: e senza saperlo si avvicinano al mondo della matematica. Sono le sorprese per i più piccoli alla mostra Dal compasso al computer, ancora aperta fino a domenica al Museo dell'Automobile (orario: 10-18,30) e realizzata per i cent'anni di vita della Società Mathesis, che L'evoluta della arabola proprio a Torino ebbe un suo illustre cofondatore in Rodolfo Bettazzi. Pendoli, macchine curiose, figure complesse e belle da guardare che emergono dagli schermi dei computer (le complicate curve di Peano, i coloratissimi frattali) nascondono leggi e teoremi inarrivabili ai più: ma sono anche la proiezione intuitiva di verità nascoste. E poi tanti modelli solidi dalle forme strane, marchingegni fantasiosi. Un modo simpatico di accostarsi alle scienze esatte e, anche grazie alla chiare spiegazioni fornite da professori e studenti che accompagnano i visitatori, un accattivante invito a studiarle. Completano la mostra i pannelli illustrati che sunteggiano l'evoluzione della matematica dalle origini a oggi. [o. 1.) L'evoluta della parabola

Persone citate: Peano, Rodolfo Bettazzi

Luoghi citati: Torino