Furiati con Ferreira giocheremo alla pari

31 Furiati: con Ferreira giocheremo alla pari Tennis, gli azzurri di Davis nel Dubai Gaudenzi: «Sì, meglio il Sud Africa il mio amico Muster è un mostro» DUBAI. Dopo il freddo e le fatiche del Foro Italico, i 22 gradi di Dubai sono già un bel premio per i reduci della campagna di Russia. In calzoncini corti e a torso nudo, l'uomo del 3-2 di domenica sera, Renzo Furlan, sembra aver già archiviato la bella parentesi di Coppa Davis con la Nazionale, mentre si allena all'aperto, sotto il sole. Roma è ormai lontanissima nella mente di questo ragazzo dai piedi talmente incollati alla terra che, probabilmente, no.i sarebbe capace di montarsi la testa nemmeno se vincesse sull'erba di Wimbledon. ~«A Roma ho vissuto emozioni bellissime - racconta col solito distacco -. E' stato senz'altro uno dei momenti più esaltanti della mia carriera. Ma Roma appartiene al passato: io vivo nel presente. Le feste sono finite, la mia testa adesso è tutta al circuito Atp, su questo torneo e sui prossimi che giocherò». A forzarlo a volare col pensiero ai primi di aprile, ai quarti di finale della Coppa Davis contro il Sud Africa, ci aiutano un paio di giornalisti di quel Paese, che lo marcano stretto come se fosse il campione del mondo. «Sud Africa vuol dire essenzialmente Ferreira - dice Renzo -. E' un ottimo giocatore, adatto a tutte le superfici, forse vulnerabile sul lento. Dovremo giocare sulla terra battuta, su questo non c'è dubbio. A Roma ci siamo trovati molto bene, e ritornare al Foro sarebbe una buona idea; ad aprile farà più caldo e spero verrà più gente a sostenerci». Quando parlava così Furlan non sapeva che proprio ieri Roma era di nuovo stata scelta ufficialmente. Qui a Dubai, Furlan debutta oggi contro lo svedese M~<<mus Larsson, n. 21 al mor. ' ■ un cliente difficile, specie sul cemento. Sullo stesso centralino, dopo di lui scende in campo An drea Gaudenzi che affronta Patrick McEnroe (n. 69); poco più in là gioca anche Stefano Pescosolido, che dal sorteggio ha avuto in regalo il qualificato Davids, soltanto n. 295 al mon¬ do. Tre quarti della squadra che ha battuto la Russia ricomincia quindi da oggi la normale attività del Tour. Ieri però ha giocato in doppio Gaudenzi, che lasciato Nargiso ha ritrovato il suo abituale compagno, il croato Ivanisevic: i due hanno battuto una coppia di prestigio, Edberg e Korda, per il ritiro di quest'ultimo (schiena bloccata) quando si era un set pari. Dopo le prodezze romane Andrea aveva detto che giocare con Diego è come giocare con Goran (sono entrambi mancini), qui è andato addirittura oltre: «Bravino Ivanisevic - ha scherzato -, ma il Nargio è un'altra cosa...». Altro capriccio di un torneo nel quale finora non si è parlato altro che di Davis: se riuscirà a qualificarsi per il secondo turno, Gaudenzi potrebbe trovarvi proprio Ferreira, che qui lo ha battuto l'anno scorso in finale. Il n. 10 del mondo ha trascorso la notte in viaggio e arriverà a Dubai solo stamane, forse non del tutto pronto per la prima prova generale di Italia-Sud Africa. Assieme a lui arriva Thomas Muster, che questa settimana per il computer Atp è il n. 1, ma in Coppa non ha potuto festeggiare. «Thomas ha battuto Ferreira nel quarto singolare di Sud Africa-Austria - racconta Gaudenzi, che si è sempre tenuto in contatto telefonico con i suoi amici a Johannesburg - anche se poi l'Austria ha perso: ciò dimostra che per noi è meglio giocare con i sudafricani. Perché Thomas è un mostro, mentre Ferreira è solo un buonissimo giocatore che, se faremo del nostro meglio, diventa alla nostra portata». A Dubai c'è anche Novacek, che è stato accusato di essersi dopato (e la stessa accusa è stata rivolta a Wilander) mediante assunzione di cocaina. Il ceko ha detto: «Sono assolutamente innocente e lo dimostrerò. Il danno morale che ho ricevuto da questa storia è enorme». Alessandro De Giorgi