Gsm, la Omnitel resta «slaccata»
Gsm, la Omnitel resta «slaccata» Gsm, la Omnitel resta «slaccata» ROMA. Una fumata nera nella guerra per il telefonino. Ieri sera, dopo oltre tre ore di faccia a faccia tra i vertici della Telecom Italia mobile, quelli della Omnitel e i rappresentanti del ministero delle Poste non è stata raggiunta nessuna soluzione alla controversia che ormai da settimane oppone il gestore ^pubblico a quello privato: la concessione del «roaming», ossia la possibilità da parte dell'Omnitel di utilizzare la rete Tim per il territorio non coperto dalle proprie antenne. Oggi sarebbe stato il «giorno X» per l'entrata in funzione del roaming, ma non sarà così. Le parti si rivedranno invece stamattina alle 11 al ministero per cercare un compromesso che probabilmente farà slittare ancora di qualche giorno l'aggancio della rete Omnitel a quella della Tim. Quella di ieri pomeriggio non è stata una battaglia ma piuttosto una lunga partita a scacchi, affrontata da squadre di prim'ordine. Accanto all'amministratore delegato di Tim Vito Gamberale e al direttore generale Massimo Sarnio sedeva infatti come consulente l'ex ministro Giuseppe Guarino, notissimo avvocato d'affari. La squadra di Omnitel, d'altro canto, ha rafforzato i ranghi con il massimo esperto italiano di diritto amministrativo, Sabino Cassese, che affiancava l'amministratore delegato Francesco Caio e il direttore generale Francesco Pompei. Alla base della disputa la copertura del 40% del territorio da parte della Omnitel, clausola essenziale perché venga concesso il roaming. Secondo la società privata, il cui azionista di riferimento è la Olivetti, la copertura del territorio supera già largamente il 40%. Ma la Tim chiede che sia il ministero delle Poste a certificare che questa condizione sia soddisfatta. Il ministro Gambino ha finora risposto che non c'è bisogno di certificare nulla, che bastano le dichiarazioni della Omnitel e alcuni test a campione condotti dal ministero per garantire la copertura e quindi far scattare il roaming. La Tim, insoddisfatta, ha presentato ricorso in tribunale sia contro il ministero sia contro l'Omnitel. Risultato: per ora il roaming non si vede, tanto che qualcuno, come l'Adusbef, si chiedeva ieri come mai il ministero non concedesse comunque una certificazione alla copertura Omnitel per mettere fine alla vicenda. Mentre aspetta la firma del trattato di pace - ma per gli uomini dell'Omnitel si tratta solo del riconoscimento di un diritto acquisito - Carlo De Benedetti non lesina le critiche alla Tim. «In Italia c'è un monopolista che ha 4 milioni di utenti e che ha paura di un operatore che è arrivato adesso e che ne ha 70 mila e cerca di dilazionare un impegno che il governo si è assunto in sede di concessioni anche solo di qualche settimana», ha detto ieri De Benedetti in un'intervista televisiva. «Evidentemente, il virus del monopolio colpisce i gangli vitali della vita economica e dell'aritmetica, perché altrimenti questo comportamento non sarebbe comprensibile». [r. e. s.] In lista ci sono anche le Autostrade e la Fincantieri
Persone citate: Carlo De Benedetti, De Benedetti, Francesco Caio, Francesco Pompei, Gambino, Giuseppe Guarino, Massimo Sarnio, Sabino Cassese, Vito Gamberale
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