Maxitruffa dietro il delitto

Il bancario ucciso smascherò autori di un raggiro alla Bundesbank MoxHruffa dietro il delitto Il bancario ucciso smascherò autori di un raggiro alla Bundesbank Giallo di Merano, spunta un'altra pista MERANO.«Ho paura», ha continuato a ripetere. «Anch'io mi sento minacciata». Pallida in volto, le mani strette come in preghiera. Helse Schuch, la moglie di Hans Otto Detmering, è arrivata in Italia. Faccia triste, e una piccola scorta di carabinieri. E' arrivata ieri, con il treno delle 14, al Brennero, ha noleggiato un'auto ed è andata a Bolzano. Poi, è ritornata indietro, a Merano, per riconoscere il corpo senza vita di suo marito. Il giallo di Merano si arrotola su se stesso, non trova ancora una strada. O, forse, ne trova troppe. Hans Otto Detmering e Clorinda Cecchetti sono morti sei giorni fa sulla passeggiata degli innamorati, a Merano, colpiti alle spalle da un killer senza volto, stesi uno sopra l'altra. E ieri, la prima pista seguita dagli inquirenti, quella della gelosia, ha perso un po' di credibilità, anche se non viene ancora cancellata del tutto. Helsa Schuch è stata ascoltata dal magistrato, Paul Ranzi, «in modo del tutto informale», ma tanto è bastato perché il sostituto alla fine si lasciasse scappare un breve commento: «La versione della donna mi ha convinto». Ha spiegato che il fatto che si trovasse in farmacia quella notte era una cosa del tutto normale, che lo faceva spesso, perché aveva bisogno di soldi. «Mi sono gettata sul lavoro perché ero molto depressa. E' stata la mia salvezza, l'unico modo per dimenticare il mio dolore». Avrebbe confermato anche che stava comprando una farmacia e che i debiti accumulati glieb avrebbe coperti l'ex marito. Perché ucciderlo, allora? Si fa strada, in compenso, un'altra pista. Quella di una vendetta. Tre anni fa fu scoperta una maxitruffa ai danni della Bundesbank dell'ammontare di circa 50 miliardi di marchi. E il programma informativo studiato anche fra gli altri da Hans Otto Detmering portò ad individuare i due presunti colpevoli. Uno di loro fu arrestato negli Stati Uniti, qualche tempo dopo. E' per questo che i due innamorati sono stati uccisi? Commento dei carabinieri: «E' una pista abbastanza seria, ma non troppo. Per ora non ci sembra che possa essere lì la chiave del delitto». La verità è che gli inquirenti scavano ancora in sei direzioni. Una, la gelosia. Due, la maxitruffa. Tre, l'aspetto finanziario della vicenda, l'indagine sul lavoro di Hans, sulle sue ultime responsabilità, che l'avevano portato a studiare un programma speciale sulle speculazioni monetarie. Quattro, le amicizie del funzionario tedesco della Bundesbank, per scoprire se si possa trovare una chiave nuova per risolvere il delitto. Cinque, la vita di Clorinda Cecchetti, che sembra per ora la figura meno rilevante nel giallo di Merano. Sei, il pazzo. E' l'ultimo sospetto degli inquirenti. In questo caso cadrebbe l'unica piccola certezza delle indagini, quella che il misterioso assassino di sei giorni fa fosse un killer professionista pagato da qualcuno per eliminare i due amanti. Quasi due anni fa, a Merano, avvenne un delitto in quella stessa zona, sulla passeggiata degli innamorati, con modalità simili all'omicidio di Hans e Clorinda. Un faldone che giace su qualche scrivania, senza una risposta. Adesso, per certi versi, quel delitto si è ripetuto. E se l'autore fosse lo stesso? Dice il magistrato: «Noi per ora non possiamo scartare nessuna ipotesi». [r. m.] Il colpo fruttò 50 miliardi di marchi Il dirigente e l'amica italiana forse ammazzati per vendetta Hans Otto Detmering e Clorinda Cecchetti uccisi a Merano

Persone citate: Cecchetti, Hans Otto Detmering, Paul Ranzi