Provocatore «Per costringere i piccoli a pensare»

Provocatore Provocatore Per costringere i piccoli a pensare SLLEGORIA o no, Alice è anche un libro didattico: nel senso che sconvolgendo tanti luoghi comuni dell'educazione per l'infanzia, costringe il bambino a pensare. Analogamente il reverendo Dodgson aveva sin da ragazzo dedicato gran parte del suo tempo a inventare giochi sulla lingua e sui numeri e rompicapi, spiritosi quanto stimolanti per il cervello, e spesso progettò di raccoglierli in un volume la cui uscita annunciò come imminente nel 1893,5 anni prima di morire, ma che non si verificò mai. Sono rimaste centinaia di provocazioni disseminate in pubblicazioni finanziate dallo stesso «Lewis Carroll» - una propone un complicato modo di sostituire il sistema di eliminazione diretta vigente nei tabelloni dei tornei di tennis, che non dà garanzie di fare incontrare in finale i giocatori più forti - e in innumerevoli lettere, edite solo in parte. The Magic of Lewis Carroll, curato da John Fisher (1973), era finora il principale repertorio di tali ingegnosi passatempi, compreso Doublets, cui Nabokov rende omaggio in Fuoco pallido; non c'è dubbio che la nuova iniziativa lo arricchirà assai. Ma sol irto d'Amico

Persone citate: John Fisher, Lewis Carroll, Nabokov