Sant'Egidio mediatore in Guatemala di E. St.

Primo accordo Primo accordo Sant'Egidio mediatore in Guatemala ROMA. Prima la pace in Mozambico, poi 1'«impossibile» avvio di un negoziato nell'Algeria straziata dal fanatismo, ora il Guatemala: torna in azione la diplomazia parallela della comunità di Sant'Egidio. La comunità laica di Trastevere ha messo a frutto la sua mediazione fatta di fantasia e buona volontà nel Paese martoriato da una guerra civile costata in 34 anni 150 mila vittime tra morti e «desaparecidos». Dopo cinque incontri segreti avvenuti negli ultimi tre mesi in Salvador e a Città del Messico, la comunità di Sant'Egidio ha portato a Roma i rappresentanti del governo di città del Guatemala e della guerriglia dell'Unità rivoluzionaria nazionale guatemalteca (Urng) attorno allo stesso tavolo per diffondere una dichiarazione comune in sei punti nella quale si esprime l'impegno ad imprimere nuovo impulso al negoziato di pace mediato dalle Nazioni Unite, che riprenderà il 22 febbraio in Messico. Nelle stesse ore a Città del Guatemala, il governo del neopresidente Alvaro Arzù annunciava la ripresa del negoziato e la costituzione di una nuova commissione per la pace coordinata dal segretario privato del presidente, Gustavo Porras, intervenuto alla riunione di Roma. «Il 12 febbraio segna il nuovo anno del calendario maya ed è un giorno di speranza per il Guatemala. Auspichiamo presto grandi risultati», ha dichiarato il presidente della comunità di Sant'Egidio, Andrea Riccardi, aprendo l'incontro tra le delegazioni del governo, composta dal segretario alla presidenza Porras e dal ministro degli Interni Rodolfo Mendoza, e della «comandancia general» dell'Urng, i «comandantes» Rolando Moran, alias Ricardo Ramirez, che fu compagno del Che Guevara e Pablo Monsanto. ,.. «Il governa Arzù e la "comandancia" dell'Urng esprimono il loro impegno e la loro fretta per raggiungere la pace», ha detto Riccardi, sottolineando che la Comunità di Sant'Egidio ha operato per "facilitare" il negoziato dell'Onu, non per sostituirsi al palazzo di vetro. Il negoziato formale dell'Onu - ha ricordato il ministro Mendoza- si era bloccato per mancanza di fiducia». E tale negoziato continuerà ora con i "buoni uffici" della comunità di Sant'Egidio, ha rilevato il "comandante" Fabio Monsanto. I due primi incontri riservati mediati dalla comunità si sono svolti prima che Arzù venisse eletto presidente, battendo al ballottaggio del 7 gennaio scorso l'ex dittatore e predicatore evangelico Rios Montt. Ma più che su Arzù, la comunità di Sant'Egidio «ha scomesso e sperato nella pace», puntualizza Riccardi, [e. st.]