Una penna del clan Cuomo dietro il libro del mistero di Franco Pantarelli

FOR PEESIDENT Una penna del clan Giorno dietro il libro del mistero NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Forse è finita la caccia all'anonimo autore di «Primary Colors», il Libro che racconta «tutto» su Bill e Hillary Clinton (chiamandoli Jack e Susan Stanton) e che ha già venduto mezzo milione di copie. Secondo Jonathan Alter, uno dei più noti «segugi» di «Newsweek», a scrìvere quel Libro è stato Luciano Siracusano, un brillante ex collaboratore di Mario Cuomo. Quando «Primary Colors» è uscito, un paio di settimane fa, la curiosità di sapere chi mai ne fosse l'autore è subito esplosa. Innanzitutto perché veniva raccontata «dall'interno», con tanti particolari inediti, la difficile campagna elettorale di Clinton: le ex amanti che spuntavano da tutte le parti, le rivelazioni sulT «imboscamento» durante la guerra del Vietnam, i colpi bassi assestati ai concorrenti e così via; in secondo luogo perché «Primary Colors» è proprio un buon libro, «troppo buono per essere opera di un politico», ha scritto Christopher Buckley, famoso critico del «New Yorker», che anzi nella sua recensione ha dato all'anonimo autore un consiglio: «Se invece sono in errore e sei proprio un politico, beh, hai sbagliato carriera». Fra i «media» americani, quindi, era cominciata la gara: ognuno voleva essere il primo a smantellare «il miglior camuffamento prodotto da Washington dopo la "gola profonda" di Woodward e Bernstein», cioè gli autori dell'inchiesta sullo scandalo Watergate che costò il posto a Richard Nixon; e ora questa gara, a quanto pare, è stata vinta da Jonathan Alter di «Newsweek», che invece di cercare fra gli «insider» di Clinton (il suo portavoce di allora George Stephanopulous; lo scrittore Erik Tarloff che è marito di Laura D'Andrea Tyson, consigliere economico del Presidente; perfino la scrittrice Toni Morrison, visto che l'anonimo narratore quando parla di sé si definisce per metà nero) si è concentrato sul fatto che «Primary Colors» contiene anche molti dettagli sconosciuti su Mario Cuomo, a suo tempo molto tentato dalla possibilità di scendere in campo contro Clinton. Poi l'ex governatore di New York decise per il ' no, e il suo collaboratore Siracusano andò ad «aiutare» Clinton. Così Alter lo ha interpellato, la sua risposta è stata decisamente sibillina («Non confermo e non smentisco, ma sono interessato a che il libro venda molto») e Siracusano è diventato «il sospetto numero uno», nonché il possibile destinatario delle «congratulazioni, chiunque tu sia», inviategli da Christopher Buckley. «Chissà quanti - aveva scritto il critico del «New Yorker» - nelle prossime settimane saranno impegnati a smentire di essere te, e allo stesso tempo a rimpiangere di non esserlo». Bill e Hillary quel Libro lo hanno divorato subito dopo che è uscito, ma non si sa se almeno loro avessero un'idea di chi fosse il misterioso autore. Molto meno misterioso, invece, l'autore di un altro Libro cherìguarda Hillary. Si chiama Jerry Zeifman, in anni lontani lavorò all'inchiesta Watergate e l'attuale First Lady era una sua collaboratrice., Ebbene, racconta ora Zeifman, Hillary preparò a sua insaputa un piano per cambiare le procedure con cui incastrare Nixon, e quando lui gliene chiese conto negò tutto. Un'anticipazione della «bugiarda congenita», la definizione affibbiatale da William Safire? Franco Pantarelli

Luoghi citati: New York, Vietnam, Washington