Silenzioso come una stazione

In questo hotel di lusso il servizio a volte scade al livello di una pensione Silenzioso come una stazione INGOMBRANO il marciapiede della strada d'Italia più famosa nel mondo. Chi sono? Me lo spiega il taxista. Hanno l'aria da «corte dei miracoli» ma sono solo noleggiatori d'auto. Alla sera, alla notte, il loro posto sarà preso da un altro tipo di lavoratori che con un «Prego dottore» ti metteranno in mano il biglietto da visita del night club più vicino. Certo, tutto questo non c'entra niente con il servizio, l'accoglienza, le camere, la prima colazione, il servizio ai piani di questo antico celeberrimo lussuoso hotel Excelsior, che incombe su via Veneto, a Roma, accanto all'Ambasciata americana, sulle strade della Dolce Vita. «Sarà un problema darle la camera prima delle 12, l'ora del check-out» - mi avevano detto alla prenotazione e me lo riconfermano una volta arrivato, al ricevimento, dopo che un gallonato portiere mi avrà aperto la porta del taxi e si sarà occupato delle mie valigie... Mancano i sorrisi, alle 8,45, mancano i «Mi dispiace». La hall di questo albergo del mito ha la tranquillità di una stazione, l'intimità della sua sala d'aspetto il calore di uno stadio... Tra i portieri risuonano ad alta voce ordini, contrordini, amabili chiacchiere... La categoria Lusso non regala di che rimediare al fatto che qui ci siano 272 camere. Mentre ti preparano la camera, vai a fare la prima colazione. L'accoglienza è gentile e disponibile, ma le briciole del tavolo lasciato libero dal cliente, il personale le butta con la mano per terra, se hai bisogno di una posata te la portano cortesemente ma tenendola in mano. Il bancone a self-service è un tripudio: il burro è della Latteria Soresinese (quindi, super), peccato si presenti avvoltolato nei panettini da 10 grammi stile Pensione Maria. Due bellissimi annosi riscaldatori proteggono, ghiottoneria nordica, uova strapazzate, pancetta, salsiccette, salmone... Ma il pesce è rinsecchito, la pancetta è sullo stracotto. Accanto, di freddo, c'è di tutto: i formaggi sono industriali, roast beef, spalla cotta, tacchino, arrosto di vitello danno un'immagine positiva di grandezza, ma se avessero anche il gusto di materia prima super... Guardatevi attorno: che splendore queste immense sale. Più tardi, laggiù, sul fondo, dopo aver percorso 100 metri per trova re le sotterranee toilette, non avranno lo stesso fascino i cestini straripanti di asciugamani usati. Alle 9,15 la tua camera è pronta. Ma siete alla Pensione Abc di Rivazzurra di Rimini o in un hotel che è il faro del mondo? Già, perché il portiere mi mette la chiave sul banco e mi fa: «144, primo piano»... poi sono cavoli tuoi andarti a cercare la camera. I corridoi sono ovattati, eleganti, bellissimi, altrettanto la tua camera (484.000 lire il costo della mia «doppia uso singolo»), con lenzuola e copriletto di grande pregio, coperta mediocre, dimensioni civili, un lettone duro in cui dormire da re, protetto con doppi vetri dalla trafficata via Veneto. E pazienza se il bagaglio ti arriverà in camera solo mezz'ora dopo, al secondo tentativo (al primo ti hanno portato una valigia mai vista). E pazienza se il tasto di sicurezza della corrente elettrica non stacca un bel niente, se alla doccia c'è una tenda (pur bella) invece del vetro. Alla sera, alle 8, ti disturberanno, schiavardando la porta per rifarti la camera, te la troverai riassettata dopo cena, ma il cestino sarà ancora stracolmo. Nessuno avrà messo (come del resto nemmeno prima) il nastro garanzia di igiene sull'assicella del water. Nessuno si sarà accorto che alla medesima mancano due gommini su quattro; non ci sarà il rotolo di carta igienica nuovo (magari sigillato da un bollo dell'hotel come in alberghi di minore livello) e chi volete che abbia notato se nel frigobar mancherà quel qualche cosa che ti permetterà di girare la tua medicina nel bicchiere senza dover adoperare il dito o lo spazzolino da denti...? Consolatevi, comunque, con un bar di grande professionalità e con la possibilità di mangiare in camera (anche cose calde) a qualunque ora. Consolatevi perché al momento di pagare il conto vi diranno: «Accetta che mettiamo sul suo conto un dollaro per l'Unicef?». Che rispondere? Ho annuito e mi hanno aggiunto duemila lire. Chissà se l'Excelsior ne mette almeno altrettante? i Provato il 18/1/1996. 833 -ii.il eiV prezzi IVA 10% esclusa) SINGOLA NORMALE 350.000 SINGOLA LUSSO 380.000 DOPPIA NORMALE 530.000 DOPPIA LUSSO 590.000 PRIMA COLAZIONE . 28.000

Persone citate: Dolce Vita

Luoghi citati: Italia, Rimini, Roma