L'Uomo Nuovo che tutti ci auguriamo di Oreste Del Buono

Siamo tutti indotti in tentazione; Vamore a tredici anni LA LUTERÀ Di O.d.B. L'Uomo Nuovo che tutti ci auguriamo Gent.mo Sig. Del Buono vorrei fare alcune considerazioni in merito alle due lettere pubblicate nella sua rubrica del 5 febbraio rispettivamente del Sig. Gullino da Ch'ieri e del Sig. Marchisio da Grugliasco. Le due situazioni sono differenti, lo ha riconosciuto anche lei, come ha pure aggiunto che il problema è lo stesso riferendosi al tema del giorno (l'ingerenza verso i figli). Mi pare doveroso esprimere che il problema è senz'altro lo stesso, ma perché, andando ben oltre il tema proposto, si arriva addirittura ai temi fondamentali dell'esistenza umana. E' inevitabile! Enzo Finotto, Verbania GENTILE Signor Finotto, a lei la parola: «Anch'io voglio dire che non vorrei essere frainteso, perciò mi dichiaro subito: sono un Cattolico Francescano Secolare riconvertito all'età di trentanni, età in cui il "plagio" giovanile dovrebbe essere ormai scongiurato. Essendo laico, non voglio e non posso disquisire con dotte lezioni teologiche; piuttosto con la mia naturale indole pratica (sono un artigiano) preferisco incontrarmi sullo stesso terreno di "combattimento". Il Sig. Gullino parla di "Nuova Umanità", di "Uomini Nuovi" che possono ormai fare a meno della cura del Cristianesimo. Orbene, già il Signor Marchisio lamenta "uno schiaffo morale" da parte di uomini nei confronti della figlia e di quanti si ritrovano a praticare sport "poveri"... Nel medesimo giorno, in prima pagina della Stampa si può leggere che 500 "Paperoni" eu- L'Uomoche ci augu Nuovo utti riamo ropei stanno cercando un'isola del Pacifico dove creare un esclusivo modello di Società fondata sul1' "Avere", soprattutto un buon capitale... «In questi giorni stanno riaffiorando le fosse comuni degli scomparsi nella martoriata ex Jugoslavia... In Gna abbiamo visto come si trattano i bambini "scomodi"... Per non parlare delle innumerevoli altre nefandezze compiute sui neonati e sugli "ultimi" in genere. E' questa la "Nuova Umanità" che può fare ormai a meno dell' "emblema di sofferenza e di agonia" rappresentato dal Crocifisso come dichiara il Sig. Gullino? Intende forse egli "isolare" il figlio per fargli credere di vivere in un'isola felice? Mi spiace infinitamente, ma credo che suo figlio rischi di perdere il rapporto con la verità e, soprattutto, rischi di perdere la ricchezza del messaggio Cristiano. Infatti, per un Cristiano la Croce è si un ricordo di dolore e di morte, ma è pur vero che è un ricordo che si tramuta subito in gioia perché il Cristo è risorto e con la sua resurrezione trascina l'umanità verso un futuro di gioia. E' questa la "Nuova Umanità" che tutti ci auguriamo e che vorremmo già condividere su questa terra, ma che obiettivamente mi sembra purtroppo ben lontana...». Ma si sta o non si sta andando oltre il tema? Oreste del Buono

Persone citate: Del Buono, Enzo Finotto, Finotto, Gullino, Marchisio

Luoghi citati: Grugliasco, Jugoslavia, Verbania