Guerra allo spot del basilico
La Regione chiede l'intervento del ministro per le salse industriali La Regione chiede l'intervento del ministro per le salse industriali Guerra allo spot del basilico Liguria contro Abatantuono: non è vero pesto GENOVA. La Liguria politica e istituzionale ai mobilita in difesa della piantina che da un secolo e mezzo è il suo simbolo: il basilico, che a Genova provoca discussioni e diatribe e accende passioni assai più di altre piante più «illustri», come le querce o gli ulivi. L'assessore regionale all'agricoltura, Egidio Banti, quarantenne, spezzino, esponente del ppi, ha scritto addirittura al ministro Walter Lucchetti chiedendo formalmente di «iscrivere» il basilico nei «Registri di varietà delle specie ortive», una sorta di Gotha dei vegetali commestibili da tutelare e da preservare. Il basilico è la «base» per la preparazione del pesto, la saporita salsa cruda che condisce trenette, gnocchi, le «trofiette» di grano duro o fragranti minestroni estivi. Il pesto si è sempre preparato in casa, impiegando il mortaio di marmo con il pestello di legno, in abbondanti quantità, conservandolo per qualche giorno sott'olio. Qualche giorno: non molti di più, salvo l'impiego del freezer, perchè il se- equivale a una bestemmia. Paolo Belloni, chef di «Zeffirino», noto ristorante genovese che da molti anni offre e invia pesto alle personalità del mondo: dal Pontefice a Frank Sinatra, da Luciano Pavarotti a Liza Minnelli, è drastico. «Per preparare un ottimo pesto - dice - è importante la qualità degli ingredienti. Se si usa il mortaio occorre deporre sul fondo le foglioline del pallido basilico invernale, più delicato e meno acuto, con qualche grano di sale grosso che mantiene vivo il colore, con uno spicchio d'aglio, a seconda del gusto. Si lavora nel mortaio aggiungendo il formaggio». L'assessore Banti non si ferma comunque a questo punto: per la difesa del pesto, la cui origine è misteriosa (ma è apparso la prima volta a Genova verso la metà del secolo scorso), ha in mente una «clinica» per le malattie del basilico ad Albenga e un «disciplinare doc» che tuteli anche il tipo di olio.
Persone citate: Abatantuono, Banti, Egidio Banti, Frank Sinatra, Liza Minnelli, Luciano Pavarotti, Paolo Belloni, Walter Lucchetti
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