«Mi copiano Stranamore»

Domenica torna con il suo programma degli affetti perduti Domenica torna con il suo programma degli affetti perduti «Mi copiano Stranamore» Castagna: «Confermo: Carràmba è una fotocopia della mia trasmissione» «La Rai non è più uri servizio pubblico, ormai: perchépagare il canone?» ROMA. Il dottor Stranamore riapre domenica su Canale 5, alle 20,30, il nuovo laboratorio dove miscelare misteriose alchimie d'amore. Il suo doppio, Alberto Castagna, è l'aiuto sciamano impegnato nella missione per far riconquistare l'amato all'amata e viceversa. «Stranamore» non è cambiato molto dall'edizione precedente tranne nella scenografia: più sfarzosa. Si è aggiunta una polemica del conduttore con il programma di Raffaella Carrà. «Non polemiche - dice Castagna - una constatazione: "Carràmba" è copiato dal mio "Stranamore"». Polemica ancora viva? «Sono amico di Raffaella. Mi dice che mi ha venduto tanti anni fa una Mini Cooper che mi avrebbe portato fortuna. Vero, dico io. Poi mi consiglia di non fare polemiche su "Carràmba" che avrebbe copiato da "Stranamore" ma di andarmi a vedere l'inglese "Surprise" da cui avrebbero ricavato la loro trasmissione che sarebbe precedente al mio programma». E' vero? «Io consiglio allora Raffaella di guardarsi il format olandese "Ali you need is love" del quale abbiamo acquistato i diritti che è antecedente a "Surprise". Questo per amore di verità. Come la mettiamo?». Lei è in guerra con la Rai. Ha detto che deve chiudere. «Mai detto una cosa del genere. Io ho affermato che la gente dovreb- be andarci piano a pagare il canone. La Rai non è più un servizio pubblico e la gente non dovrebbe pagare un canone d'abbonamento per finanziare solo varietà». Spara alzo zero? «Per carità, solo osservazioni. Ritengo la Rai colpevole di non offrire ai telespettatori quella gamma di proposte che dovrebbero caratterizzare un servizio e di indirizzare la maggior parte delle risorse alle produzioni di San Baudo». Non è lui che l'ha tolto dal tg e inventato come conduttore? «Baudo è un grande professionista fa il suo lavoro nel miglior modo possibile, ma non è quello che un'azienda come la Rai dovrebbe chiedere ad un direttore artistico. Lui punta sulle cose che sa fare meglio e gji riesce tutto benissimo, ma se continua così, l'anno prossimo Sanremo durerà sei mesi: cominceranno ad agosto con "che caldo a Sanremo", poi in autunno faranno "aspettando quelli che aspettano che cadano le foghe su Sanremo giovani', poi "quelli che hanno aspettato Sanremo giovani", e così via, fino ad arrivare alle 21 serate del festival vero e proprio». Non rimpiange la vecchia professione di giornalista? «No. Si fa un gran parlare di tv spazzatura, ma uno spettacolo ben fatto, dichiaratamente d'intrattenimento e commerciale, è molto meno volgare di tante trasmissioni giornalistiche urlate o peggio, fuorvianti». Che cosa si aspetta quest'anno da «Stranamore»? «Non cose eclatanti. Non chiedo di raggiungere le vette della Carrà. Mi basterebbe che gli ascolti si attestassero su quelli della scorsa stagione». Nove milioni di ascoltatori? «Siamo lì. E bisogna precisare che sono nove milioni valutati al netto della publicità». Che cosa significa? «Significa che io realizzo quel dato con sei interruzioni pubblicitarie di tre-quattro minuti l'una». Ma lei lavora in una tv commerciale, sa come sono gli spot. «Certo che lo so. E mi va bènissimo la mia scelta. Non è una scusa. La precisazione era dovuta». (nev. bon.] Alberto Castagna

Persone citate: Alberto Castagna, Baudo, Carrà, Castagna, Mini Cooper, Raffaella Carrà

Luoghi citati: Roma, Sanremo