Anche in Italia anticipi più cauti con scienziati e protagonisti tv

Un «bidone» da Nobel Un «bidone» da Nobel Anche in Italia anticipi più cauti con scienziati e protagonisti tv - -1 EU/EDITORIA italiana, Imi nessuna memoria ricorda «gran rifiuti narrativi sul 1 modello Random House. A_U Ne sono avvenuti, ma ci si lava i panni sporchi in discreto segreto. La cronica debolezza del nostro mercato librario spinge gli editori ad accalappiare personaggi belli di fama massmediatica, pagando bocconi d'anticipo. Se poi non ne viene fuori nulla, o se la star tradisce traslocando ad altri lidi, non importa. La prassi, frequente in passato, sta però cadendo in disuso, visti i consueti flop dei libri non libri. «E' stato per qualche tempo un modo sbagliato per sopravvivere - dice Carla Tanzi, direttore editoriale della Sperling & Kupfer, casa editrice leader nel popolare -. Ma il pubblico si è fatto furbo, boccia il romanzo del personaggio famoso perché intuisce che non è farina del suo sacco. I libri delle top model, delle grandi ereditiere, delle star di Hollywood non vanno più». Si sussura invece di qualche «sola» ricevuta da famosi scienziati. E' capitato di comprare libri di divulgazione, sulla base di sem¬ plici proposai, che o non sono arrivati mai, o si sono rivelati indigeribili trattati specialistici. E più d'un editore ha cercato di recuperare gli anticipi sostanziosi (anche intorno ai 70 mila dollari), ma ogni fatica è risultata vana. Il più famoso agente letterario scientifico, in grado di vendere semplici progetti di Premi Nobel, è stato l'americano Brockman. Geniale mediatore, eccellente scrittore. Oggi si è messo lui stesso a fare divulgazione. Nel nostro Paese, i rifiuti ricordati sono avvenuti non su basi stilistiche. Ma piuttosto per paura di polveroni. Le memorie scandalose di Sandra Milo, per esempio, furono bocciate dalla Rizzoli di Tassan Din. Moana Pozzi dovette pubblicare a proprie spese le sue avventure notturne. Ma nel balzano mondo dell'editoria è accaduto anche il contrario della disavventura Joan CollinsRandom House. Joseph Heller, mago del thriller, aveva venduto in tutto il mondo i diritti del sequel di Comma 22. Poi entrò in crisi creativa. Non riuscì più a cavare una sola parola dal computer per sei anni. Incaricò il suo avvocato di restituire tutte le somme incassate, in attesa di ritrovare l'estro. [b. v.) Sandra Milo e Joseph Heller (ha restituito l'anticipo del remanzo che tardava a scrivere)

Persone citate: Brockman, Carla Tanzi, Joseph Heller, Kupfer, Moana Pozzi, Sandra Milo, Tassan Din

Luoghi citati: Hollywood, Italia