Uccisa dopo l'amore E' giallo a Cremona

Uccisa dopo l'amore E' giallo a Cremona Uccisa dopo l'amore E' giallo a Cremona CREMONA. Distesa su un materasso in terra, le sole mutandine indosso, la gola tagliata, in un lago di sangue. Con i suoi 14 gatti a farle la veglia. Così è stata ritrovata in un appartamento di Cremona, Maria Gabriella Bini, trentatreenne bella, alta, mora, che lavorava come tecnico all'Ospedale Maggiore. Un delitto all'apparenza misterioso. Ma che potrebbe però avere una soluzione in breve tempo. Lo hanno fatto capire i carabinieri che conducono le indagini. Il cadavere è stato scoperto nella notte tra martedì e mercoledì. Ma l'uccisione risalirebbe a domenica. A dare l'allarme sono stati la madre e il fratello, che da qualche giorno non avevano notizia della giovane. Quando sono arrivati sul posto, i carabinieri non hanno potuto fare altro che riscontrarne la morte. Maria Gabriella Bini abitava da sola in via Oscasali, pieno centro storico. L'assassino ha agito in modo spietato. Ha colpito la donna con diverse coltellate, finendola con un colpo secco alla gola. Quando poi si è accorto che la Bini non dava più segni di vita, si è recato in cucina e ha aperto il gas. Chiaro lo scopo:.far saltare in aria l'appartamento e cancellare così ogni traccia. Infine si è allontanato chiudendo la porta a chiave. Con le chiavi della ragazza, visto che queste non sono state ritrovate nell'appartamento. Per entrare nel locale della vittima, i vigili del fuoco sono saliti su una scala al primo piano e sono stati costretti, poi, a forzare una finestra che dà sul cortile interno del caseggiato. Il medico legale, Giuseppe Veca, ha stabilito che il colpo mortale è stato appunto quello sferrato alla gola. Non sono state invece riscontrate tracce di violenza sessuale. Tra i due potrebbe esserci stato un rapporto consensuale. Segno, questo, che avvalora l'ipotesi che I vittima e assassino si conoscessero. Maria Gabriella Bini lavorava come tecnico di laboratorio all'Ospedale Maggiore nel reparto Nucleare di Cremona. Era una ragazza intelligente, a scuola non aveva mai avuto problemi e dai colleghi era stimata ed apprezzata. Aveva però una doppia vita. Irreprensibile di giorno, una volta tornata a casa si trasformava. E di sera si dedicava alla bottiglia. Da tempo, infatti, era dedita all'alcol; un vizio dal quale non riusciva più a guarire malgrado avesse tentato anche una cura disintossicante. Un vizio che forse le è costato la vita. Di sera frequentava bar e personaggi strani. Gente che spesso l'accompagnava a casa, come testimoniato dai vicini. Gli inquirenti non si sbilanciano, ma pare che si siano subito indirizzati verso il mondo degli sbandati notturni. Ieri hanno sentito sei persone, nessuna è stata fermata. Il movente? Potrebbe essere stato un amore respinto a scatenare la furia omicida. E ora Cremona è scossa da questo violento episodio. Una provincia tranquilla che è balzata alla ribalta della cronaca nera. Cario Annovazzi Single, aveva 33 anni Il killer ha aperto il gas per distruggere l'appartamento

Persone citate: Annovazzi, Bini, Giuseppe Veca, Maria Gabriella Bini

Luoghi citati: Cremona