IL CALCOLO DELLA CONVENIENZA

IL CALCOLO PILLA CONVENIENZA IL CALCOLO PILLA CONVENIENZA IMPIEGATO, 26 ANNI Impiegato dell'industria, inizia il lavoro a 26 anni con retribuzione lorda mensile di 2 milioni di lire. Chiede il riscatto dei 4 anni di laurea e deve pagare poco più di 17 milioni di lire. L'interessato lavora fino a 65 anni realizzando 39 anni di contributi. Perciò dei 4 anni di riscatto tre vanno perduti. L'operazione è in perdita. Diciamo che sono stati regalati ali'lnps circa 13 milioni. Se ci mettiamo gli interessi per circa 40 anni la somma sicuramente lievita e maggiore è il danno per l'interessato. SEGRETARIA, 29 ANNI Segretaria di azienda, assunta a 29 anni con retribuzione lorda mensile di 2 milioni di lire. Chiede il riscatto dei 4 anni di laurea e deve pagare oltre 23 milioni di lire. Andando in pensione a 60 anni senza riscatto avrebbe solo 31 anni di anzianità contributiva. Con il riscatto raggiunge i 35 anni e quindi «sfrutta» integralmente l'università. In questo caso l'operazione può avere risvolti positivi: 1] sia nel caso in cui l'interessata abbia una carriera piatta; à p2] sia se avrà invece una carriera sprint che porterà l'interessata a raddoppiare in termini reali lo stipendio iniziale. Nel primo caso il solo fatto che la lavoratrice incasserà la pensione per 20 anni (tanto è lunga la speranza di vita di una donna 60enne) giustificherà la remunerazione dell'operazione. Nel secondo caso il guadagno è ancora più rimarchevole in quanto il riscatto è stato pagato su una busta paga dimezzata mentre la pensione è calcolata sullo stipendio raddoppiato (in termini reali; in termini nominali è ovviamente molto più alto). BANCARIO, 30 ANNI Funzionario di banca assunto a 30 anni dopo la laurea e vari stages all'estero. Chiede il riscatto avendo una retribuzione lorda mensile di 3 milioni di lire. Dopo 15 anni diventa dirigente e cessa il lavoro a 65 anni avendo una retribuzione lorda annua (in termini di oggi) pari a 300 milioni di lire. E' questo il caso classico in cui chi evita il riscatto commette uno sbaglio madornale. Facciamo un veloce calcolo, facendo finta che i valori pensionistici tra 40 anni siano valutati in moneta corrente. Il riscatto costa attualmente 28 milioni e mezzo di lire. Ma tra 40 anni la pensione sarà più elevata di circa 10 milioni annui. Con tre anni il soggetto si paga il riscatto e con qualche anno ancora recupera anche gli interessi perduti. Tutto il resto sarà guadagno. QUADRO, 50 ANNI Quadro di azienda di grande distribuzione che chiede il riscatto dei 4 anni di laurea a 50 anni di età dopo 20 anni di lavoro e di assicurazione. Ha una retribuzione lorda mensile di 6 milioni di lire. Deve pagare ali'lnps 93 milioni per avere un aumento di pensione che presumibilmente tra 15 anni (quando cioè verrà chiesta la pensione di vecchiaia) sarà di circa 13 milioni annui. Per rientrare nella spesa deve attendere almeno 7 anni. Se ci mettiamo anche gli interessi non incassati arriviamo quasi a 10 anni. Solo dopo dieci anni di pensione l'interessato potrà ricavare un vantaggio. Cioè solo a 75 anni, quando le tavole della mortalità ci dicono che l'uomo toglie in genere il disturbo. DIRIGENTE, 36 ANNI Dirigente di azienda petrolchimica che chiede il riscatto di 5 anni di ingegneria a 36 anni, dopo sei anni di lavoro. Ha uno stipendio lordo di 10 milioni di lire al mese. Deve pagare perciò 135 milioni di lire ali'lnps. E' una cifra notevolissima. Il gioco vale la candela? Sì, se il soggetto ha fondate speranze di chiudere il percorso lavorativo entrando nel «top management» dell'azienda. In questo caso gli elevatissimi stipendi finali potrebbero compensare la spesa del riscatto quando andrà in pensione a 65 anni con il massimo. Sta di fatto che oggi come cggi costui dovrebbe pagare sia pure a rate, 135 milioni: una somma del genere non si può facilmente reperire e trasferire a cuor leggero ali'lnps, data la estrema incertezza che regna nel sistema pensionistico. Per cui anche in questo caso pollice verso al riscatto.