Puntare sulle eurolire rende oltre il 12%

Puntare sulle eurolire rende oltre il 12% Puntare sulle eurolire rende oltre il 12% liana ha toccato il 13,106% al prezzo di 99,75. In virtù della grande domanda, il prezzo ora si aggira intorno a quota 101 e il rendimento è sceso al 12,50% al lordo della ritenuta. Strategicamente le emissioni ad alto rendimento (in eurolire ci sono anche la Telecom Argentina' e l'Argentina) sono perfette per aumentare il rendimento medio di un asset obbligazionario, ma non devono costituirne l'asse portante. CONCORRENZA A 3 MESI La Banca europea per gli investimenti (Bei), che vanta un rating tripla A, ha ianciato un bond quinquennale a tasso variabile (700 miliardi) con un rendimento pari al Libor, il tasso interbancario londinese, diminuito di 30 centesimi. Essendo la cedola del titolo Bei tri¬ mestrale, il confronto con il Bot a 3 mesi è inevitabile. Nel collocamento Bot di metà gennaio il rendimento semplice lordo è stato del 9,69%, 0,54 sotto il Libor (10,23%). Il calcolo della cedola Bei è presto fatto: 10,23% meno 30 cts uguale al 9,93%. Ma questo solo in teoria, poiché l'emittente ha voluto regalare ai sottoscrittori un premio fissando la prima cedola al 10,375%. COME UNA POLIZZA La Bei, accanto a titoli a tasso fisso e variabile, completa la propria gamma con uno zero coupon decennale (obbligazione emessa sotto la pari e rimborsata alla pari). Lo strumento non è innovativo, ma sull'eurolira rappresenta comunque una novità, anche perché offre agli investitori un'ulteriore alter¬ nativa. La Bei ha proposto lo zero con un prezzo di emissione di 39,054, al quale corrisponde un rendimento del 9,86% alla scadenza. In pratica, chi oggi sottoscrive titoli per 39 milioni di lire e rotti (prezzo 39,054) nel 2006 riceverà 100 milioni. Lo zero coupon è interessante, non solo per chi scommette su un ribasso dei tassi, ma anche per chi è alla ricerca di un prodotto assicurativo alternativo emesso da un'emittente con un rating tripla A esente, come i titoli di Stato, dalle imposte di successione. L'EURODOLLARO Per chi vuole differenziare l'investimento anche in base alla valuta, la Banca nazionale del lavoro ha lanciato un bond denominato in dollari americani. Il prestito set¬ tennale a tasso variabile dà un rendimento di 30 centesimi sopra il Libor semestrale sul dollaro (5,36%). DOVE ACQUISTARLI Tutte le banche più importanti hanno un ufficio dedicato all'euromercato e alle emissioni internazionali, oppure possono acquistare gli eurobond sul mercato secondario tramite le loro controparti. In tal caso è opportuno verificare se il prezzo del titolo prescelto è in linea con le quotazioni di mercato e quanto incidono le commissioni (in media tra lo 0,20-0,30%). Sull'euromercato il taglio minimo classico è di 5 milioni di lire, mentre l'imposizione fiscale è idtr.tica a quella sui titoli di Stato (12,50%). Andrea Prina Un breve glossarlo per orizzontarsi tra i prestiti obbligazionari emessi sull'euromereato. EUROMERCATO. Non si tratta di un luogo o di una piazza finanziaria specifica. Con euromereato si definisce l'universo dei prestiti obbligazionari in qualsiasi valuta il cui collocamento avviene su scala internazionale e non in un'unica nazione. FLOATER. Tradotto dall'inglese significa galleggiante. Nel gergo finanziario è usato per indicare i titoli a tasso variabile (floater bond o floater rate note). LIBOR. E' l'acronimo riferito al tasso di interesse con cui le banche si scambiano capitali sulla piazza di Londra. E' il parametro monetario più puntuale. Al Libor sono indicizzati quasi tutti i bond a tasso variabile. RATING. E' una valutazione espressa dalle agenzie internazionali (Moody's, S&P e Ibca) sulla salute finanziaria di chi emette prestiti sull'euromereato. Il voto migliore è la tripla A.

Persone citate: Andrea Prina

Luoghi citati: Argentina, Londra