VIRTUOSISMI AL CLARINETTO Il mitico Richard Stoltzman al Lingotto con Derek Han

VIRTUOSISMI AL CLARINETTO VIRTUOSISMI AL CLARINETTO II mitico Richard Stoltzman al Lingotto con Derek Han ? iti Il programma presentato al Lingotto ha un avvio virtuosistico, s'inizia infatti con il Gran duo concertante op. 48 di Cari Maria von Weber, per passare al dolce romanticismo dei Phantasiestùcke op. 73 di Schiomami. Nella seconda parte, invece, trovano posto i prediletti moderni: Messiaen (Abime des oiseaux), Schulthorpe e Bernstein. Conclusione irresistibile con i tre Preludi di George Gershwin. La sala del Conservatorio è sede di un altro incontro con la musica da camera: mercoledì 7, come di consueto alle 17,40, il trio Ghedini si esibisce nell'ambito delle lezioni-concerto organizzate dalla prestigiosa scuola di musica torinese. La novità della settimana sta nel fatto che al posto degli allievi impegnati ad animare di volta in volta le conferenze con le loro esecuzioni, scendono per l'occasione in campo tre professionisti ben conosciuti in ambito torinese: la pianista Elena Ballario, il violinista Silvio Bresso e il violoncellista Sergio Patria. Presentati da Giorgio Pugliaro, musicologo e direttore artistico dell'Unione Musicale, i tre interpreti proporranno al pubblico in sala due pagine assai lontane fra loro per epoche e temperamento: il Dumky Trio op. 90 di Antonin Dvorak e la Siciliana e burlesca op. 23 di Alfredo Casella. Due momenti di musica che, al di là delle differenze di concezione e di scrittura, mostrano tuttavia un genuùio interesse per le altre forme musicali, da cui traggono ispirazione: 0 canto popolare slavo nella sua accezione più ampia per il primo e la stilizzazione delle danze di derivazione italiana per il secondo. Alfredo Ferrerò