L'ex ardito non si scandalizza Baghino:ormai contano solo gli interessi

I/ex ardito non si scandalizza I/ex ardito non si scandalizza Baghino: ormai contano solo gli interessi IL VETERANO DELLA FlAMfttA HO sejssé jarTper ROMA santaquattro an. "perché dicono che il ventennio è stato cancellato, quindi non vedo per quale motivo io non debba scalarmi l'età...». Si presenta così Francesco (detto Cesco) Baghino, classe 1911, volontario e ardito di guerra, già deputato per molte legislature del msi. Ha militato nella X Mas e nella repubblica di Salò, è pluridecorato, Baghino, però non si scandalizza per il nascituro accordo tra pds e An. «Non mi fa nessuna impressione - spiega mentre sorseggia un succo di frutta alla buvette di Montecitorio - questa intesa tra ex. Con i comunisti, ai miei tempi, alla Camera, avevo buonissimi rapporti, anche se ognuno restava fermo sulle sue idee. Mi ricordo che una volta chiesi la parola in aula, ma Nilde lotti me la negò: fu Giancarlo Pajetta ad alzarsi per chiederle conto di quella sua decisione. Sì, le domandò perché non mi aveva fatto intervenire e l'allora presidente della Camera fu costretta a rispondergli». Già, Pajetta, «ma quello dice nostalgico Baghino - era un uomo, aveva una tempra... adesso, invece...». Sì, a scandalizzare l'anziano esponente di An non è il «flirt» tra il suo partito e quello di Massimo D'Alema. Sono ben altre le cose che non gli piacciono in questo accordo: «La verità - spiega è che adesso sono cadute tutte le idee e le ideologie e sono rimasti in piedi solo gli interessi. Il governo si fa per questo: per causa di forza maggiore. Del resto Fini ha davanti a sé una strada obbligata. Dopo la svolta che ha fatto a Fiuggi non può farsi ricacciare nell'angolo e allora deve stare dentro l'accor¬ do a tutti i costi. Quindi non si può permettere di essere troppo intransigente». C'è un certo scetticismo, negli occhi di Baghino, che ne hanno viste tante: «Vede come procede Fini, che pure è un furbo? Per successivi ripiegamenti. Prima chiede il referendum alternativo, poi accetta un'altra strategia... Già deve fare così. A me invece, che non ho di questi problemi, piacerebbe fare una sparuta minoranza di opposizione: lui non può e deve andare avanti. Però stia attento perché i Mastella, i Buttiglione, hanno in mente un certo progetto. Loro vogliono fare un centro che poi si allea con una destra che è in posizione marginale. C'è questo pericolo, devono rendersene conto quelli di Alleanza nazionale». E mentre mette in guardia Gianfranco Fini dal fidarsi troppo dei suoi alleati nel Polo, Baghino critica in un cer¬ to qual modo anche la tattica adottata finora da Alleanza nazionale: «Io penso - spiega - che avrebbero dovuto tirare un po' di più con Silvio Berlusconi. Perché se è vero che An senza Forza Italia è messa male, è vero anche il contrario. Quindi margini di manovra ce n'erano. Berlusconi sarebbe stato costretto a fare i conti con questo». Ma ormai le cose sono andate così, e non è più tempo di ripensamenti. Ora l'importante è non farsi sfilare pure il presidenzialismo. «Chissà che faranno questo Parlamento e questo governo...», sospira Baghino con l'aria di chi ritiene che non siano in grado di fare niente di buono: «Che faranno? Qui non si discute più dei principi, come avveniva ai nostri tempi, no, questi qui parlano di banche... di interessi, insomma, perché i principi sono passati di moda, come le idee... E si vede», [m. t. m.] «Fini? E' condizionato Per non restare solo deve farsi vedere meno intransigente» L'ex deputato del msi Cesco Baghino

Luoghi citati: Fiuggi, Roma, Salò