Ecco come si ammazza l'agricoltura

i/ canone degli allocchi; omosessuali, ma non di sinistra LA LETTERA DI &d.B. Ecco come si ammazza l'agricoltura E BBENE sul Corriere di domenica 4 febbraio la collega Antonella Baccaro ci fa l'onore di verificare la giustezza del grido d'allarme del lettore di Cuneo. E dichiara che «nel nostro Paese, che non può più definirsi a vocazione agricola, gli agricoltori a tempo pieno sono circa 1.100.000. A questi si possono aggiungere circa 1,9 milioni di part-time, i "metalmezzadri" quelli che, tolta la tuta di operaio o la giacca da impiegato, indossano gli stivaloni da campagna forse per vocazione o piuttosto per sfruttare "la gallina dalle uova d'o- II ro ». L'articolo non si ferma qui, traccia una breve casisti ca dei truffatori: «Quelli che, per ricevere finanziamenti, espiantano coltivazioni, impegnandosi a introdurne delle nuove, senza mai farlo. C'è il business della falsa compravendita di grosse quantità di olio d'oliva o Ecco si aml'agric come mazza oltura di agrumi per ottenere i soldi del fondo comunitario. Ci sono gli allevatori-fantasma; quelli che, sebbene scomparsi, continuano a figurare soci delle cooperative lattierocasearie perché queste possano sfruttare la quota di produzione. C'è chi immette sul mercato carne congelata o tabacchi che andrebbero trasformati o vino destinato alla distillazione. E poi i "giovani agricoltori" il cui reclutamento tra i coltivatori "a tempo pieno" è incentivato economicamente ma che spesso si limitano a sfruttare i vantaggi, dedicandosi all'agricoltura soltanto part-time. Parole?», si chiede Antonella Baccaro. «Dati», si ribatte, e passa a dar notizia delle irregolarità segnalate dal e al Comando Carabinieri Tutela Norme Comunitarie e Agroalimentari presso cui è attivo da un anno il «numero verde antitruffa» (1670-20320). Ringrazio molto Antonella Baccaro. Se non vogliamo rassegnarci alla scomparsa persino della memoria dell'agricoltura da questo Paese, bisogna davvero stare attenti. La partita, probabilmente, è già tutta giocata e tutta perduta. Ma togliamoci almeno l'amara soddisfazione di poter dire che sappiamo quello che hanno fatto nel settore l'insipienza e la disonestà, terribili alleate. Oraste del Buono Questa volta rispondo a un articolo apparso sul Corriere della Sera in risposta a una lettera indirizzata a questa rubrica. No, non è una cosa troppo impasticciata come rischia di apparire. E' una cosa piuttosto semplice e soddisfacente. Forse ricorderete che qualche puntata fa era apparsa in questa rubrica la lettera di un agricoltore di Cuneo, «ma di quelli con i calli alle mani», che si lamentava: «Ci sono troppo finti agricoltori che, sfruttando le leggi, vivono sulle spalle del prossimo, fanno dolce vita e ridono di noi...».

Persone citate: Antonella Baccaro

Luoghi citati: Cuneo