La voglia di stare insieme di Ferdinando Camon

LA VOGLIA DISTARE INSIEME LA VOGLIA DISTARE INSIEME EVIDENTEMENTE era molto alta, la disperazione di questi due ragazzi di 17 anni, di un paese dell'interno della Sardegna, per riuscire a uccidersi tutt'e due nel modo che han scelto. Un modo che non riesce mai. Uno dei due doveva uccidere l'altro, poggiandogli un fucile sulla tempia e sparando, e poi fare altrettanto con se stesso. Quando cercano di metterlo in pratica gli adulti (padre abbandonato che uccide moglie e figli) si ferma sempre a metà. Perché la «voglia di morte» non regge a tante morti. Riesce l'omicidio, raramente il suicidio. Stavolta tutto è andato come i due ragazzi volevano: uno dei due ha compiuto i due «suicidi», nel senso che uccidendo l'amico ha rispettato la sua volontà. Dunque, la voglia di morte era tanta, da proseguire anche dopo la prima morte. Ma era voglia di morire o voglia di stare insieme? Voglia di stare insieme, e stavolta lo dichiara il biglietto che i ragazzi han lasciato. Da lì si vede con chiarezza ciò che di solito ipotizziamo: non sapevano cos'è la morte, la morte non è la fine, è soltanto un richiamo, un mezzo. Il funerale diventa un concerto. Per quel concerto loro han già scelto la musica, e l'hanno indicata nel foglietto d'addio. Con una lapidaria espressione di «scusa», liquidano il rapporto con gli adulti, genitori, parenti. Il torto che gli fanno adesso è come tutti i torti che gli han fatto in passato, da superare, con le «scuse». Resta il rapportò^ loro due? che esce'rafforzatò'dal suicidio, perché i;du&'scrivono di essere «sicùrrffi'riérc^ài^Fsubito insieme». Dunque i due sventurati ragazzini cercavano un mondo dove stare insieme per sempre. In altre culture (delle metropoli, dell'America e dell'Europa) i suicidi giovanili di coppia o di gruppo si realizzavano sdraiandosi sotto il treno o buttandosi dal viadotto. Il suicidio di questi due ragazzini è più arcaico, sa di solitudine, di mondo pastorale. Il tuffo dal viadotto appartiene alla disperazione femminile, più che maschile: è un affidarsi al vento, un cedere a un abbraccio. Quando lo fa un gruppo, nel gruppo c'è quasi sempre una donna, e spesso è la capogruppo, la madre per esempio. Il suicidio di chi si sdraia sotto il treno contiene una sfida alla tecnica, una protesta contro i grandi. Perciò purtroppo ha fatto scuola. Questo del fucile sulle tempie sa di mondo rusticano-pastorale, ha qualcosa di macho e di fuori-storia. Nella sua inspiegabilità, parla come un lungo racconto. Ferdinando Camon

Luoghi citati: America, Europa, Sardegna