Occultisti delusi Paese dei roghi: era un piromane

Occultisti delusi Occultisti delusi Paese dei roghi: era un piromane PARIGI. Maghi e stregoni, tecnici e scienziati possono andarsene. A Moirans-en-Montagne, il paesino dell'Est della Francia in cui da novembre una serie impressionante di 13 incendi che sembravano inspiegabili aveva dato adito alle interpretazioni più strane, un piromane è stato infine sorpreso in flagrante. Erano approdati da ogni dove, non soltanto tecnici e scienziati, ma anche occultisti e veggenti, per dare una spiegazione, per trovare una traccia che consentisse di venire a capo dell'enigma. Bruciavano le case, gli scantinati, i depositi, ma tutto accadeva nel fine settimana e tutto lungo una strada «maledetta», la rue des Cares, che dalla statale conduce all'interno del villaggio. I 2200 abitanti di Moirans erano esasperati, più che paura si respirava ormai un'aria infida, di sospetto e di fastidio per gli esperti «che non riescono a capirci niente» - lamentavano sabato scorso gruppi di cittadini -, per le frotte di giornalisti e telecamere e per i tanti curiosi. Il piromane fermato - secondo quanto hanno annunciato in una conferenza stampa i giudici - è sotto interrogatorio: sarà torchiato lungamente dai magistrati ai quali ha già confessato sette dei 13 incendi. Domenica sera sarebbe stato colto sul fatto, mentre usciva di soppiatto dopo essere entrato nell'abitazione in cui poco dopo ha preso fuoco il passeggino di un neonato. Tra gli incendi appiccati dal maniaco, che sarebbe intimo della famiglia Raffin, bersagliata da ben tre sinistri, non figura però l'unico che ha causato due morti, quello del 20 gennaio proprio a casa Raffin, dove morì Annie, 50 anni, e un pompiere accorso per domare le fiamme. [Ansa]

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