Nella trasferta ad Abbiategrasso ha preferito non rischiare Al Derthona basta lo 0-0

Nella trasferta ad Abbiategrasso ha preferito non rischiare Nella trasferta ad Abbiategrasso ha preferito non rischiare Al Deridenti basta lo 0-0 Daidola «cancellato» da Pedretti ABBIATEGRASSO. Il pareggio stava bene ad entrambe e difatti Abbiategrasso e Derthona al 75' hanno deciso che lo 0-0 decretato dal campo era un buon risultato. Da quel momento la partita, che sino a quell'istante non era stata affatto spettacolare, si è tramutata in una sorta di palleggio da una parte e dall'altra del campo. Ha vinto la paura. L'Abbiategrasso ha giocato sempre in contenimento, con tutti i suoi undici uomini chiusi nella propria metà campo. Il Derthona ha cercato di fare qualcosa di più, almeno sotto il punto di vista della determinazione, ma non è mai riuscito ad impensierire seriamente l'estremo Maltagliati. Daidola è stato cancellato da Pedretti, Sciaccaluga ha avuto in Bianchi un marcatore implacabile. Sulla destra si in-, seriva con grande determinazione Capurro, ma la sua irruenza non sempre veniva premiata da felici intuizioni. La pressione dei bianconeri era continua, insistente, operata sulle fasce e per linee centra- li, dove Biso si segnalava per la continuità della spinta e Trebbi per la voglia di risolvere la contesa con tiri dal limite. La difesa degli abbiatensi reggeva comunque molto bene a questi continui tentativi di sfondamento. Maltagliati era chiamato alla prima vera parata solo al 22', quando neutralizzava una palla deviata di tacco da Daidola. Le mischie in area azzurra erano continue. Su una di questa, al 32', Bianchi respingeva una palla calciata con potenza da Biso dal limite dell'area prima che potesse arrivare pericolosamente davanti alla linea di porta. Al 40' Fotia doveva lasciare per uno stiramento: entrava Doga a far da seconda punta, con Sciaccaluga che arretrava a centrocampo. Nella ripresa la spinta offensiva dei bianconeri si riduceva di intensità e l'Abbiategrasso poteva anche organizzare delle veloci controffensive col suo attaccante più incisivo, Angeretti, poco supportato dai compagni di squadra. Al 54' il Derthona cercava la via della rete con un tiro di Trebbi dal limite che finiva oltre la traversa. Poi era tutto un monologo azzurro. Al 57' Bianchi entrava in percussione saltando lo schieramento centrale dei bianconeri e dava ad Angeretti il quale serviva Intiso al limite: la conclusione era indecisa e fuori misura. Al 62' Angeretti si inseriva dalla sinistra saltando Gabetta ma Corti a terra parava la conclusione in diagonale. Quindi sono arrivate le due espulsioni: la prima, di Fassina, per doppia ammonizione; la seconda, di Sciaccaluga, per un fallo da dietro ai danni di Angeretti. L'ultima emozione, prima della melina finale, la creavano ancora gli azzurri di casa. L'azione, al 78',. era avviata da Fiore sulla sinistra che recuperava una palla dalla linea di fondo. La sfera veniva respinta da Corti ma Angeretti era lesto a raccoglierla e a calciarla verso la rete: la sua conclusione si stampava sul palo. Poi Fusi mandava alta 1' affrettata, conclusione. Giovanni Chiodini

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