Sei Giorni di spettacolo Martinello-Villa favoriti al Forum di G. Ran.

Copridivani Wolmer: i esaltano la "polpa" j Dopo 12 anni, torna domani a Milano la gran kermesse su pista Sei Giorni di spettacolo Martinello-Villa favoriti al Forum Domani ritorna, dopo dodici anni, la Sei Giorni di Milano. Nel gennaio del 1985 la neve fece crollare il gracile soffitto del Palasport di San Siro: Saronni, Moser, Freuler, Pijnen che avrebbero dovuto essere i protagonisti di quella Sei Giorni se ne restarono a casa. Le probabilità che il Palasport venga ricostruito non sono maggiori delle probabilità che a Milano sbarchino i marziani. Può accadere, ma ci credono in pochi. La storia della Sei Giorni milanese cominciò nel 1927.1 vincitori di quell'edizione inaugurale si chiamavano Girardengo e Binda e come coppia bisogna riconoscere che non era male. L'anno successivo vinse di nuovo Binda in coppia con Linari. Poi stop. L'organizzatore più che della Sei Giorni s'era innamorato degli incassi e con quelli fuggì. Lo choc durò molto a lungo. La Sei Giorni riprese a vivere nel 1961 onorata dal successo di Teruzzi e Arnold. La fine del Vigorelli è nota, com'è nota quella del Palsport di San Siro. Moser, accoppiato a Sercu e poi a Pijnen, aprì e chiuse le ultime feste. Le Sei Giorni attuali hanno poco a che vedere, s'intende, con le vecchie Sei Giorni sfacchinate senza sosta, con turni di veglia e sonno alla camionista. Difficile trovare nuovi Teruzzi, Coppi (primo con Jorge Batiz alla Sei Giorni di Buenos Aires nel 1958), Koubler, Anquetil, Van Looy, Darrigade, Post, Sercu, che della Sei Giorni furono stelle, ma gli eredi hanno buona stoffa, garantiscono il divertimento. L'avvento della Tv ne ha inoltre completamente mutato il contorno. Al Madison Square di New York (quanti anni sono passati?) non si andava soltanto per Tano Belloni ma tanche per vedere com'era fuori dal Metropolitan Beniamino Gigli. Il tenorissimo giungeva alle porte del tempio a bordo d un'Isotta Fraschini. E chi era quel signore barbuto e panciuto che scolava bottiglie di whisky durante le volate Al Vel d'Hiv di Parigi? Ernest Hemingway, naturalmente. La tv ci ha oggi gentilmente evitato di soggiacere al piacere della scoperta. La nuova pista - sviluppo di 190 metri, larghezza 6, fascia di riposo 60 centimetri, curve di 40,52 metri con inclinazione massima di 38 gradi, raccordi di 13,50 - è montata al Forum di Assago. Quattordici coppie in gara: Martinello e Villa; Chiappucci-De Wilde; Lombardi-Bincoletto; Minali-Cerioli; RisiBetschart; Veggerby-Madsen; Wolf-Dorich; Freuler-Pieters; Lapage-Van Slijke; Citterio-Gilmore; Di Basco-Stutz; MoninMagnin; Curuchet-Curuchet; Fanelli-Hermann. Martinello e Villa, campioni del mondo a Bogotà, sono i trionfatori della recente Sei Giorni di Brema, la regina del circuito, mai vinta dagli italiani, Minali e Cerioli sono una coppia da sorpresa; Chiappucci, a fianco di De Wilde, è una sicurezza di spasso tra tanti specialisti. Sul palcoscenico al centro del Forum si succederanno per lo spettacolo (immancabile complemento della Sei Giorni), Peppino Di Capri con Fred Bongusto (6 febbraio); Roberto Vecchioni (7); Audio 2 (8); Teo Teocoli (9); Anna Oxa (10), ancora Teocoli per la sera conclusiva. I prezzi. Parterre con cena 110.000 lire; tribuna B, 45.000; tribuna C, 32.000; gradinata 20.000. Nei giorni successivi all'apertura, le tribune costeranno pomeriggio 23.000 e sera 45.000 (B); 18.000 e 32.000 (C); 10.000 e 20.000; abbonamenti per sei giorni: 580.000 (parterre); 230.000 (B); 150.000 (C); 102.000 (gradinata). Per le prenotazioni: tel. (02) 45709808. Le prove sono quelle classiche: americana, derny, eliminazione, giro lanciato, scratch, individuale a punti. Domani sera scenderanno in pista anche Bugno, Fondriest, Bortolami e Berzin per un omnium a più prove. [g. ran.]

Luoghi citati: Assago, Bogotà, Buenos Aires, Milano, New York, Parigi