In vetta alla classifica il Cesena, sconfìtto a Venezia, è raggiunto dal Verona che si impone a Cosenza Anche il fanalino di coda ferma il Genoa

In vetta alla classifica il Cesena, sconfìtto a Venezia, è raggiunto dal Verona che si impone a Cosenza SERIE B In vetta alla classifica il Cesena, sconfìtto a Venezia, è raggiunto dal Verona che si impone a Cosenza Anche il fanalino ili cada ferma il Genoa Trossoblufsciùpanótfue palle-gol, la Pistoiese impone lo 0-0 PISTOIA. Stop della capolista Cesena. La squadra di Tardelli, sconfitta a Venezia per 1-0, viene raggiunta al vertice della classifica dal Verona. La formazione lagunare doveva conquistare assolutamente i tre punti per non allontanarsi dalle prime. E ha conseguito l'obiettivo con pieno merito (già nell'andata, e sempre di misura, aveva piegato l'undici bianconero). La rete risolutiva al 9', autore Cercone, al terzo centro consecutivo in altrettante gare. I gialloblù del Verona hanno invece piegato, in trasferta, il Cosenza per 2-1. Le squadre scaligere si confermano così «bestie nere» per i calabresi: al San Vito, nella quinta giornata, già si era imposto il Chievo. In vantaggio con Lucarelli nel primo tempo, i padroni di casa sono stati raggiunti e superati nella ripresa con le reti messe a segno da De Angelis e De Vitis. Terzo, alle spalle di Cesena e Verona, il Pescara che ha pareggiato a Palermo, seguito, a un punto, da un terzetto: Ancona (che nell'anticipo aveva travolto il Foggia con tripletta di Artistico), Bologna (0-0 con la Salernitana: incapace di creare sbocchi alla sua manovra, o di finalizzare le volte in cui ci è riuscito, ha collezionato il sesto fiareggio interno stagionale, 'undicesimo in assoluto), e Perugia (che ha rifilato un 2-1 alla Reggiana di Ancelotti). A centro classifica, divisione della posta fra Brescia e Lucchese. In coda, sta meglio l'Avellino (dal terzo al quint'ultimo posto grazie al successo sulla Fidelis Andria 21, un vero e proprio match-spareggio). Alle sue spalle Foggia, Reggina, Chievo (che ha battuto proprio i calabresi grazie alle reti realizzate da Melis e Melosi), Pistoiese. Va comunque ricordato che quattro squadre (Ancona, Lucchese, Reggina e Pistoiese) devono recuperare una partita. Intanto il fanalino di coda del campionato cadetto è riuscito a fermare il Genoa-di Radice. In poche settimane, i liguri sono passati dalla vetta all'ottavo posto. A quattro punti ammonta ora il distacco dalla coppia di testa. Non molti in assoluto, ma per il Genoa urge correre ai ripari, riprendere la corsa. Con o senza Radice? L'interrogativo resta. E' facile prevedere, fin da oggi, nuove, accese contestazioni della tifoseria. Che cosa deciderà il presidente Spinelli? La Pistoiese (notevoli i limiti mostrati in zona gol) e il Genoa comandano un tempo per parte e alla fine il pari è giusto. I toscani, con l'inedita coppia Biagioni-Montrone in attacco, tengono in scacco gli ospiti, premendo con continuità. Dopo appena sei minuti, Montrone, di testa, obbliga Spinetti alla parata. I toscani presentano, ancora Montrone e quindi Nardi davanti al portiere avversario, ma sono provvidenziali i recuperi di Francesconi e Torrente. Il Genoa trova sbocchi solo con conclusioni da lontano, non rendendosi mai pericoloso. In area riesce ad affacciarsi con convinzione solo al 32', quando una mischia fa danzare a lungo la palla davanti a Betti prima che Bellini liberi. Al 42' Nardi prova la conclusione da fuori, ma senza successo. Ed eccoci nella ripresa. Al 6' uno spiovente di Biagioni: il pallone finisce a Nardini che manda fuori. Al 9' una deviazione di Spinetta finisce sui piedi di Notali che tenta inutilmente il pallonetto. Prende corpo il gioco del Geona. Dopo qualche vago tentativo in contropiede della Pistoiese, gli uomini di Radice confezionano un'altra palla-gol. Al 23' Bellini viene anticipato di testa e Montella tocca debolmente in porta consentendo al terzino Terrera di operare un salvataggio sulla linea. Al 41' la Pistoiese si avvicina al gol con Tresoldi, che di testa sfiora il palo sinistro. L'ultima occasione capita sui piedi a Bortolazzi, ma il regista non ha il tocco felice: calcia alta una punizione da oltre venti inetri. [c. p.] Radice: panchina sempre più a rischio