Tra il timoroso Cagliari e una pallida Fiorentina alla fine vince la paura Il catenaccio-Trap funziona ancora

Tra il timoroso Cagliari e una pallida Fiorentina alla fine vince la paura Tra il timoroso Cagliari e una pallida Fiorentina alla fine vince la paura Il catenwcio-Trap funziona ancora Batistuta non può nuocere CAGLIARI. Trapattoni è un tipo che bada al sodo e l'ha dimostrato ancora una volta ricorrendo a una tattica estremamente utilitaristica pur di uscire da una situazione difficile. Aveva bisogno di un punto per restare arpionato alla zona salvezza, voleva una prova sanguigna per cancellare tutte quelle voci sul suo difficile rapporto con Cagliari e lo spogliatoio. E così si è ricordato di vecchie tattiche passate, care al Trapattoni tutto guerriero: chiamiamolo catenaccio, tanto nessuno può scandalizzarsi. Catenaccio con qualche contropiede. E c'è riuscito. A fine partita il Trap aveva la faccia bianca, poca voce, gli occhi trasparenti per la fatica interiore. Stanco ma vivo, ancora su quella panchina che sente così scomoda. Ranieri è rimasto invece a metà del guado. La sua Fiorentina ormai naviga a vista, l'Europa inseguita per anni è terra vicina, quasi raggiungibile con una mano. Però c'era quella voglia di scudetto, di sfida totale, che teneva banco nella città dell'Arno. Il pari di Cagliari non aiuta a sognare. E' per questo che Ranieri a fine gara appariva quasi mesto, deluso, infastidito. La sua Fiorentina ormai gioca da grande e viene affrontata, da parte delle avversarie, da grande. Ma proprio adesso, che avrebbe bisogno di un ultimo turbo da aprire, ecco che improvvisamente la benzina inizia a mancare. Non bastano più la potenza di Batistuta, la furbizia di Baiano e il peso specifico di difesa e centrocampo. Oggi ai viola manca la fantasia di Rui Costa, mancano i lampi di Robbiati, una freschezza che sembra essersi appannata. Trapattoni deve affrontare una mezza falcidia. Niente Fiori, niente Napoli, niente Muzzi. Sceglie il 5-3-2 e si affida al duo sudamericano. Ranieri perde in extremis Serena, risentimento muscolare, inserisce Cois in posizione di interno, spostando Schwarz in quella di esterno sinistro. Se Trapattoni sembra immerso nei rischi del suo futuro, Ranieri è assorbito dai ricordi del passato. Il tifo di Cagliari è quasi ghiacciato, prigioniero della paura. Il tifo di Firenze addirittura attraversa il mare in nave. Cinquecento, fra ultras e supporter-vip, ragazzi di borgata e avvocati con le toghe viola. Trap marca secondo tradizione: Bonomi su Batistuta, Villa su Baiano, mentre Pancaro trova spesso sulla sua fascia un decentrato Rui Costa. Ecco la cronaca. Al 4' è già occasione da gol, nemmeno a dirlo è Batistuta il protagonista. Punizione da trenta metri e l'argentino spara un siluro terribile, Abate onora il suo rientro con un intervento miracoloso. A11'8' tocca al suo gemello, tiro dal limite di Baiano e Abate respinge, Batistuta scivola nel tentativo di ribadire in porta. E il Cagliari? Eccolo al 12' con un pericoloso colpo di testa sotto misura dopo corner, la palla colpita da Pancaro esce di un niente. Ancora la Fiorentina al 15', prezioso triangolo di Baiano e Rui Costa entra in area e colpisce con violenza, Abate respinge ancora. Al 20' replica il Cagliari, Oliveira ruba il tempo a Padalino, Toldo è avanzato ma per sua fortuna la conclusione è alta. Poi, di colpo, la partita si spegne. Il Cagliari gioca con rabbia, corre, raddoppia le marcature, pressa, cerca il suo uomo migliore: Oliveira. La Fiorentina sembra subire la forza fisica dei cagliaritani. Rui Costa non indovi- na aperture, neppure dribbling. Cois, Bigica e Piacentini fanno solo da argine. Baiano è il più ispirato ma non può tutto e di tutto. Batistuta resta solo, schiuma voglia di palloni ma è in in crisi di astinenza. Nella ripresa si gioca quasi esclusivamente nella metà campo sarda ma al 20' il Cagliari protesta per un fallo di Amoruso iniziato al limite dell'area ma che per i cagliaritani sarebbe proseguito oltre. Per Cesari, è solo un calcio di punizione, senza storia, battuto da Pusceddu. E al 26' Batistuta sfoga tutta la sua frustrazione con un terrificante sinistro al volo (lancio di Bigica) che sfiora i pali. Gli risponde al 28' Oliveira con preziosa serpentina e tiro basso bloccato in due tempi da Toldo. Per vincere sarebbe necessario rischiare di perdere, Ranieri e il Trap non se la sentono più. Alessandro Rialti ■ CA6LIARI (5 3 2) 4fa FIORENVINA (4 42) ABATE 6.5 TOLDO 6.5 PANCARO 6 CARNASCIALI 6.5 VILLA 6 PADAUNO 6 BONOMI 6.5 AMORUSOL. 6.5 FIRICANO 6 SCHWARZ 5.5 PUSCEDDU 6 P1ACENTINI 6 SANNA 5 COIS 6 BISOLI 6.5 BIGICA 6.5 VENTURIN 5.5 RUI COSTA 5.5 DARIOSILVA 5.5 (29' s.t. ROBBIATI) s.v. (43' s.t. LANTIGNOTTI) s.v. BAIANO 6.5 OLIVEIRA 6.5 (25' s.t. BANCHELLI) s.v. BATISTUTA 6 All.: TRAPATTONI 6 All.: RANIERI 6 Arbitro: CESARI 6 Ammoniti: Flrìcano, Carnasciali, Amoruso L, Baiano. Spettatori: paganti 5.138, incasso 170.533.000, abbonati 12.471, quota abbonati 283.743.000. iPlI Scintille nell'area del Cagliari tra Batistuta e l'energico Bonomi