Baggio, sostituito, va via furioso

Baggio, sostituito, va via furioso Baggio, sostituito, va via furioso Capello: lui giocava bene, ma la difesa ballava MILANO. Alla fine è scoppiato. All'ennesima sostituzione Roberto Baggio si arrabbia di brutto: appena vede il suo numero sul tabellone luminoso del quarto uomo ed Eranio pronto a entrare, scrolla ripetutamente la testa, tenta addirittura di togliersi la maglia e si avvia di corsa verso lo spogliatoio, senza neppure passare vicino alla panchina per non incontrare lo sguardo di Capello e salutare. Una rapida ripulita poi il Codino fa chiamare un taxi e lascia subito San Siro, senza neppure attendere il sorteggio antidoping. Capello non pare preoccupato. A lui interessa la vittoria del Milan che gli frutta altri due punti di vantaggio sugli inseguitori. «Io devo pensare alla squadra non al singolo - dice il tecnico -. In quel momento mi ero reso conto che avevamo dei problemi sulla fascia destra e ho ritenuto opportuno inserire Eranio in aiuto a Fanucci. A Baggio non ho nulla da rimproverare. Fino al momento della sostituzione aveva giocato bene facendo anche due splendidi assist, uno dei quali ha permesso a Weah di segnare e l'altro ha favorito il colpo di testa vincente di Savicevic». Poi a Baggio fa sapere che «per me qui al Milan non ci sono giocatori intoccabili. Accetto la sua ar rabbiatura come quella di chiunque altro. L'importante è che renda quando va in campo. Avevamo una sofferenza in difesa e dovevo risolverla. Così abbiamo vinto una grande partita. Scudetto? Abbiamo recuperato punti importanti ma la strada è molto lunga». Con Baggio si schiera Savicevic: «Lo capisco. Quando si viene sempre sostituiti è facile arrabbiarsi. E' capitato anche a me. Forse era nervoso perché è stato rilevato proprio nel momento in cui aveva appena sbagliato un facile gol e voleva rifarsi. Spero che risolva subito questo problema con Capello perché abbiamo bisogno di lui per vincere. Nel primo tempo la sua presenza è stata decisiva: suoi gli assist migliori contro una Roma molto forte che ci ha sorpreso con la sua aggressività e noi eravamo senza Desailly, importantissimo a centrocampo. Meno male che è calata nella ripresa. Ci sarà da faticare parecchio ma penso che alla fine lo scudetto sarà nostro. Ci basterà vincere gli scontri diretti, tutti a San Siro tranne la Juve, per conquistarlo. Il mio gol? Dicono che sia un'autorete di Aldair, ma secondo me il pallone sarebbe entrato lo stesso, Vedendo molta gente davanti alla porta ho schiacciato apposta la palla per scavalcare tutti. Comunque non dite che il Milan gioca con il tridente perché io ho fatto il quarto centrocampista, come a Udine». A Baggio pensa anche Weah che S;li dedica il merito del suo gol per 'assist smarcante: «La vittoria è merito di Baggio che mi ha messo da solo davanti al portiere e per il corner che ha trovato Savicevic. Ma anche merito di tutta la squadra che è stata più determinata della Roma. Sono contento di essere ritornato con un gol, mi ripaga delle delusioni africane. Il Sud Africa? Ha vinto meritatamente». Nino Sorniani Qui sopra Roberto Baggio avvicendato da Capello; a sinistra Dejan Savicevic contrastato da Di Biagio: il montenegrino è stato il migliore dei rossoneri

Luoghi citati: Milano, Sud Africa, Udine