Carlo, la libertà vale 53 miliardi di Fabio Galvano

13 Oltre a soldi e case, la principessa avrebbe gioielli e titoli nobiliari. Ma lei nega Cario, la libertà vale 53 miliardi Rivelato l'accordo per il sì al divorzio di Diana LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Lei ieri sera ha diramato una smentita ufficiale, fatto piuttosto inconsueto nei mari tempestosi della saga reale. Ma ormai l'Inghilterra sapeva - come ha rivelato il Mail on Sunday - che la principessa Diana ha strappato a Carlo una casa da quasi 15 miliardi di lire con una specie di ricatto. Pretendendo, in partenza, niente meno che Clarence House: la casa in cui abita, da quarant'anni, la regina madre. Un'altra casa in campagna, una generosa buonuscita, gioielli, titoli nobiliari, tutto rientra nel grande conto del divorzio reale più difficile e combattuto da quando Enrico VTJI volle dividersi da Caterina d'Aragona. Un divorzio a cui non giovano certamente rivelazioni come quelle del cognato di Camilla, il quale riferisce boccacceschi particolari su come l'amante insegnò a Carlo a fare l'amore. Diana fa dire alla sua portavoce che finora «non si è svolto alcun negoziato» e che «non ci sono state discussioni su Clarence House»; insomma, che la storia del Mail «non deve essere accreditata». Ma il giornale non ha avuto alcun dubbio nell'elencare lo stato delle trattative fra Anthony Julius e Fiona Shackleton, i legali rispettivamente di Diana e Carlo. Un negoziato, precisa il giornale, fatto di «richieste straordinarie, una dopo l'altra». Quella di Clarence House, appunto; a cui Diana avrebbe rinunciato soltanto dopo la promessa di una casa londinese da 6 milioni di sterline, cioè 14,5 miliardi di lire. Diana insiste anche che la casa sia a suo nome, non un «prestito» della Corona. Dopo avere respinto l'ipotesi di usare come residenza di campagna un'ala di Althorp, il palazzo di famiglia che suo fratello Lord Spencer ha ereditato nel ifòrthamptonsbire, Lady Di si sarebbe «accontentata» di una villa più vicina a Londra: 2,4 mibardi. Ma le discussioni più Eressanti riguarderebbero la uonuscita: fra i 29 e i 36 miliardi, insiste Diana, affinché senza intaccare il capitale ci sia una rendita annua - esentasse - di almeno 1,6 miliardi. E' un problema perché la regina avrebbe già detto - come per i debiti di Fergie - di non essere disposta a intervenire. Ma Carlo non ha capitali che gli consentano tanto. E' titolare del ducato di Cornovaglia, che vale 225 miliardi ma che è inalienabile. Può toccare solo le rendite: 8,5 miliardi l'anno scorso, dei quali 4,8 sono serviti a lui per gestire la propria dispendiosa esistenza reale e soltanto 3,7 possono essere utilizzati per altri fini come gli «alimenti» a Diana. Per questo Carlo vorrebbe un accordo per un pagamento rateale, che la principessa respinge: tutto e subito, dice Diana. Ma tutto significa, per lei, anche i gioielli, che in realtà le spettano solo come principessa di Galles e dovranno andare a un'altra futura principessa. E pòi i titoli. Diana ha già fatto sapere, secondo il Mail on Sunday, che il titolo di duchessa di Cornovaglia non le basta e che non gradisce l'ipotesi - suggerita da Palazzo di essere chiamata «Sua Ex Altezza Reale». Per giunta vuole ti toh a disposizione: non tanto per i principini William e Harry, la cui custodia verrà di fatto spartita anche se una legge del 1772 darebbe a Elisabetta il diritto di occuparsene lei, ma per eventuali figli che Diana avesse da un altro matrimonio. Fuori discussione, intima Buckingham Palace: soprattutto se i bambini fossero figli di un «commoner», cioè di una persona senza sangue blu. La lite affascina. Ma ieri c'è stata anche una parentesi piccante: con Richard Parker Bowles, fratello del «magnifico cornuto» e nemico dichiarato di Ca¬ milla che a suo dire ha portato vergogna sulla famiglia, pronto a rivelare che la cognata fu la prima amante di Carlo. «Lui racconta Parker Bowles - disse di non sapere come fare. Lei gli disse: "Immagina che io sia un cavallo a dondolo". Non so se lui la amasse: gli importava solo perdere la verginità». Fabio Galvano GLI INTERESSE IH PALIO ^T^tì^ o~'fcO LE RICHIESTE DI DIANA IA CASA A LONDRA (Valore: 14,5 miliardi) LA CASA IN CAMPAGNA (Valore: 2,4 miliardi) BUONUSCITA 29-36 miliardi (per garantirle una rendila di almeno 1,6 miliardi I anno) GIOIELLI COME PRINCIPESSA DI GALLES TITOLO NOBILIARE PER LEI E PER EVENTUALI FIGU FRUTTO DI UN ALTRO MATRIMONIO (le hanno offerto il titolo di duchessa di Cornovoglia e sua ex Altezza reale) CUSTODIA DEI FIGU LE RISORSE DI CARLO IL DUCATO DI CORNOVAGLIA 22S miliardi (mapuò intdccare solo la rendila che, scalate le tasse, è di 8,5 miliardi l'anno dei quali 4,8 miliardi gli servono per se) PATRIMONIO AZIONARIO 5 miliardi RICCHEZZA PERSONALE DELLA REGINA PATRIMONIO STIMATO 400 miliardi

Luoghi citati: Galles, Inghilterra, Londra