Pintor: D'Alema, non sei re Mida di Oreste Del Buono

Pintori D'Alema, non sei re Micia LA SINISTRA SPACCATA E Del Buono ironizza su Gallipoli: ha un posto nella storia d'Italia Pintori D'Alema, non sei re Micia II «popolo dei fax» si scatena su manifesto e Liberazione ■ROMA L popolo dei fax è scatenato. Pagine e pagine di messaggi contro l'accordo per un governo' dalle «larghe intese» (quelle che non piacciono a parte della sinistra) e che manifesto e Liberazione continuano ad ospitare. Il quotidiano comunista diretto da Valentino Parlato prosegue nella battaglia contro «il mostro tricefalo» e, sotto il titolo «Il rosso vivo dei fax», dichiara di voler ospitare «la collera e il disorientamento della sinistra» che «transitano via cavo e arrivano da noi». «No al grande accordo, no alla Grande Omologazione, no al governo con la destra, meno che mai con questa destra», scrivono Bruno e Daniela, dallo Spaziomusica di Pavia. «In attesa del nuovo De Galle, quale politica farà il governo dei tecnici di An, di Forza Italia e dell'Ulivo sfrondato, su occupazione, salari, evasione fiscale, televisioni, giustizia e scuola?», incalza Francesco da Belluno. «In che cosa f spereranno ora le nuove generazioni», si domanda Luca da Como. E Gaetano, consigliere di Rifondazione al comune di Salerno, parla di «colpo duro alla democrazia»: «Il trasversalismo ed il protagonismo da prima repubblica di D'Alema, Berlusconi e il machiavellico Fini ha stracciato la carta costituzionale scritta nel fuoco e nel sangue della Resistenza». Tuona anche Liberazione, quoti- diano di Rifondazione comunista. «Patto scellerato», ripete nel logo di pagina in pagina. «Pasticciaccio, avete fatto un pasticciaccio», titola nel paginone che ospita fax, lettere, telefonate e pareri (qualcuno sollecitato dalla stessa redazione a giornalisti ed intellettuali, nessuno dei quali «si è fatto pregare», come avverte il giornale). Il musicologo Luigi Pestalozza non usa mezzi termini: «Ora si tratta di isolarli, accerchiarli, batterli. Non reagire, ma agire. E un grande ruolo tocca anche agli intellettuali. Negargli il servizio, il consenso, la tacita condiscendente rassegnazione». Lo scrittore Ermanno Rea: «Riscrivere le regole con questa destra è un errore». Ironico, sempre su Liberazione, il commento di Oreste Del Buono: «Gallipoli ha ormai un posto importante nella storia d'Italia, da Starace a Storace, a D'Alema, a Buttiglione. E c'è poco da stare allegri. Me lo aspettavo, e tuttavia m'impressiona». Da Gallipoli all'antica e leggendaria Frigia. E' Luigi Pintor, col suo editoriale sul manifesto, a lanciare nuovi strali contro D'Alema e il gruppo dirigente della Quercia, afflitti - a suo dire - dalla «sindrome del re Mida», ossia dalla «pretesa di convertire in ore tutto quello che toccano». Ma la leggenda insegna che «così si muore di fame e sete». Popolo, contro il «golpe originale a sei mani, bianco e freddo», mandate fax... [m. tor.j Da sinistra: Luigi Pintor e Oreste del Buono

Luoghi citati: Belluno, Como, Gallipoli, Italia, Pavia, Roma, Salerno