L'isola dei 500 Paperoni

Diano, 53 miliardi di buonuscita Nuovi Robinson per un'utopia: capitali in comune, pace e buoni affari pisola dei 500 Paperoni L« BONN 7 INSERZIONE - pubblicata sui giornali tedeschi e inglesi - alludeva soltanto, all'ambizione degli autori: «Siamo una' famiglia normale, vogliamo comprare un'isola e cerchiamo compagnia», diceva semplicemente il testo. Ma quando sono arrivate le risposte - a centinaia - e assieme a curiosi uomini d'affari c'erano anche hippies, insegnanti in congedo e pensionati, il progetto della famiglia Craig da Pentregat, nel Galles, è diventato chiaro, selettivo ed esclusivo: realizzare il «capitalismo sulla spiaggia» a San José, un'isoletta popolata soltanto da uccelli tropicali a mezz'ora di aereo da Città di Panama e a due ore da Miami. Poiché sono necessari quasi cinquanta miliardi di lire per l'acquisto, la scelta dei compagni d'isola richiede particolari cure: un deposito iniziale pari a quattrocento milioni di lire, intanto, con il quale l'iniziato alla «comune bianca» ha però diritto soltanto a una capanna, e a un appezzamento di terreno in paradiso. Tutto il resto finisce infatti in un fondo collettivo. Decisiva è tuttavia l'adesione ideologica, per così dire, a un progetto che mescola utopia e calcolo aziendale. Le cinquecento famiglie che seguiranno Tony Craig, 45 anni, la moglie Lyn, 37, e il figlio Ryan, cinque, dovranno accettare una vita che soltanto in superficie evoca Robinson e la sua colonizzazione fantasmatica di un'isola deserta. San José sarà una comunità di ricchi che abbatterà magari la proprietà privata, ma che affiderà al possesso collettivo i valori tradizionali delle società capitaliste. Cinquecento Robinson con il cellulare, cinquecento Robinson con il fax e con l'accesso a «Internet», insomma. Cinquecento Robinson obbedienti a una costituzione (già in bozza) che prevede il bando di quanti - dall'esterno o dall'interno - ostacolano il sogno della futura «collettività di pace e d'affari». Gli affari, appunto: sono il contorno d'obbligo dell'utopia di Tony Craig, che per realizzare il suo «capitalismo comunista» ha bisogno di una fattoria, di un istituto per l'addestramento all'uso dei computer, di un albergo con attrezzature turistiche di ottimo livello, e di un centro per seminari industriali. Il tutto a disposizione di ospiti paganti, il tutto con tariffe a cinque stelle. Perché stupirsi?, si chiede Craig: la vita in paradiso costa cara. Emanuele Novazlo

Persone citate: Robinson, Tony Craig

Luoghi citati: Città Di Panama, Galles, Miami