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«Il ciclo è sempre più blu» «Il ciclo è sempre più blu» Pedinare per 24 ore la realtà con le stelle del cinema italiano BELLA idea, che pare ispirata alla poetica di Cesare Zavattini più che allo scrittore americano minimalista Raymond Carver ai cui racconti si rifa «America oggi» di Robert Altman: pedinare la realtà durante ventiquattr'ore a Roma, attraverso piccoli episodi, apparizioni-lampo, brevi sketches, aneddoti quotidiani, crimini e misfatti, scemenze e allegrie capaci di restituire quel mix di normalità e orrore che è la vita d'una metropoli contemporanea. Bellissima idea: a interpretare la folla di personaggi, chiamare (magari per un minuto) tanti protagonisti del cinema italiano, non soltanto attori ma anche registi (Argento, Luchetti, Natoli, Salvato res), oppure Alessandro Barìcco. Bel titolo: magari scelto ironicamente, è quello della vecchia canzone di Rino Gaetano che accompagna la sequenza iniziale. Bel film? No, fragile, bozzettistico, verboso, a volte melenso; il regista Antonello Grimaldi, sardo, qua-, rantun anni, già autore di «Niente ci può fermare», non ha stile, però la frammentazione e rapidità delle vicende, la quantità e varietà degli interpreti, producono un dinamismo e una sorpresa divertenti. Asia Argento è una ragazzina che scandalizza e attrae il parente Roberto Citran. Margaret Mazzantini è una giornalista incaricata di scrivere un articolo sulla rapina compiuta da tre ragazzi fra i clienti d'un ristorante cinese. Sergio Rubini è un tassista, Enrico Lo Verso un postino, Silvio Orlando un meccanico, Claudio Bisio un rappresentante di libri. Margherita Buy è una vigile urbana maligna, Alessandro Haber è un killer, Lucrezia Lante della Rovere un'adultera, Iaia Forte una debitrice che paga i debiti con il proprio corpo. Ivano Marescotti è un testimone onnipresente e alla fine della giornata deciderà che di vivere, a Roma, davvero non vale la pena. II. t.j IL CIELO E' SEMPRE PIÙ' BLU di Antonello Grimaldi con Marescotti, Argento, Baricco Buy, Bellucci, Forte, Haber Orlando, Neri. Commedia. Italia, '95 Cinema Massimo Uno di Torino Anteo, Colosseo Alien di Milano Sala Umberto, Savoy 1 di Roma