La cibernetica ha ucciso la politica? di Oreste Del Buono
La cibernetica ha ucciso la politica? LA LETTERA Di Q.d.B. La cibernetica ha ucciso la politica? Gentile signor Del Buono, vorrei sapere se, per finanziare l'intervento in Bosnia, debbo cambiare macchina. Non è vero, scherzo, ho la macchina diesel io... cosa voglio finanziare? Vorrei invece sottolineare un particolare temporale/cronologico. Posto che l'economia di una nazione è solo una successione di eventi naturali, che avranno un epilogo più o meno lieto se più o meno felici siano stati i comportamenti umani dei cittadini (dall'alimentare al lavoro) appare chiaro quanto l'intervento umano (della politica sull'economia) sia necessario... Andrea Saraceni, (cittadino diesel) GENTILE signor Saraceni, lei va spedito verso una conclusione inquietante. L'intervento che lei cita come «necessario» per difenderci dalla forza di questi eventi naturali (dalla disoccupazione e il barbonaggio sino alle carestie, epidemie o alle rivolte). Per il resto la mano politica nel meccanismo economia può essere solo letale (vedi i Paesi dell'Est europeo), in realtà lei non lo reputa affatto necessario e, infatti, prosegue: «Però io ho una certezza: la certezza che la cibernetica, l'informatica e ora anche la telematica abbiano definitivamente ucciso la politica. Ucciso perché le predette "scienze" impediscono di fatto che politica si faccia. Ecco perché credo che i nostri politici siano solo dei necrofili intenti a mantener caldo un cadavere. Nel non lontano 1984 un uomo politico oggi residente in località balneare estera, disse a un interlocutore La cibeha ula po rnetica cciso itica? una frase che denotava (già nel 1984) una notevole stoltezza (oppure una smisurata malafede), disse che di lì in poi la politica doveva avere il primato sull'economia. Una enormità a cui equivarebbe solo il dire che da domani saranno le femmine a fecondare i maschi. La realtà ineluttabile, anzi inelurtata, è che la politica è morta da molti anni, sicuramente da prima del 1984. Ed eccomi al particolare temporale/cronologico. Se Giovanni Giolitti poteva in qualche modo avere dei vantaggi politici su Zanardelli, perché per la sua abilità politica aveva le informazioni prima del collega e poteva, quindi, manipolarle a suo favore, lo stesso non si può dire di nessun politico di oggi (né del 1984). Oggi la politica è inutile... Da quando tutte le informazioni sono disponibili per tutti nello stesso momento e in tutti i luoghi, il compito della politica è esaurito. La corsa degli uomini ad avere il fax poi il telefonino, poi Internet, ecc. ecc. ne è un sintomo. Il danno che porta il cadavere della politica all'economia italiana è sì di 25-30 mila miliardi l'anno, ma è ancor più grave vedere che la classe politica sa di essere morta ma finge di rimanere in vita per non perdere i suoi appannaggi...». Da Zagarolo ci arriva l'invito diesel a una meditazione domenicale. Oreste del Buono
Persone citate: Andrea Saraceni, Del Buono, Giovanni Giolitti, Saraceni, Zanardelli
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