La scienza non trova cause logiche, arrivano maghi e sensitivi Fantasmi piromani nel Giura

La scienza non trova cause logiche, arrivano maghi e sensitivi FRANCIA La scienza non trova cause logiche, arrivano maghi e sensitivi Fantasmi piromani nel Giura Disperazione in un paese dopo 12 incendi PARIGI. Radioestesisti armati di pendolino, maghi, stregoni, sensitivi ed esperti vari del paranormale e dell'occulto hanno ormai preso il sopravvento a Moiransen-Montagne, paesino di 2200 abitanti nell'Est della Francia, regione del Giura, che ormai molti definiscono «il villaggio maledetto». Come spiegare altrimenti i 12 misteriosi incendi che finora - sempre nel fine settimana e senza che gli scienziati ravvisino alcun motivo - si sono sviluppati nel piccolo abitato, sempre attorno a una strada ormai famigerata, la rue de Cares? La storia è cominciata sabato 4 novembre e l'ultima puntata risale soltanto a ieri alle 13,45, numero 5 di rue de Cares, una casa già investita da misteriose fiamme il 7 gennaio. Nessun fiammifero, nessun corto circuito, niente fuochi pericolosi a contatto con prodotti infiammabili, nulla, assolutamente nulla fuorché sospetti, indizi e ombre che giorno dopo giorno stanno diventando sempre più incubi. Ieri, ad esempio, ha preso fuoco un vecchio armadio che la famiglia di rue de Cares aveva da molto tempo riposto nel piano interrato della casa. «Basta, non ne possiamo più degli scienziati che non ci capiscono niente - ha detto un uomo ormai esasperato - e non ne possiamo più nemmeno dei giornalisti e dei curiosi che vengono qui e ci dicono in faccia che il nostro è il villaggio maledetto». Le decine e decine di pompieri che ormai sorvegliano la zona vengono ogni volta colti di sorpresa perché gli incendi si sviluppano nei luoghi più impensati, ora prende fuoco un sacco di cemento, ora un deposito di vecchie stoffe o un armadio della biancheria. Gli inquirenti paiono appesi a due ipotesi: la cosiddetta «pista elettrica», una linea ad alta tensione (20 mila volt) che passa sotto terra ad una trentina di metri dalla rue de Cares e che potrebbe dar vita ad inquietanti «correnti parassite» sviluppate per un fenomeno di induzione elettromagnetica, oppure un «effetto forno a microonde», fòrze elettromagnetiche che, chissà per quale motivo, si sarebbero concentrate proprio attorno a rue de Cares, nell'antico borgo di Moirans-en-Montagne. Il giudice istruttore Jean-Pierre Berthet ha aperto giovedì scorso un'inchiesta sulla vicenda, anche perché in uno degli incendi, il 20 gennaio, sono rimasti uccisi un uomo di 50 anni e un pompiere che tentava di domare le fiamme in un magazzino. E proprio in quel caso si era parlato di fenomeno di autocombustione, perché come altre volte erano bruciati anche foraggio e paglia. Ma nulla aiuta gli inquirenti a trovare un elemento ricorrente che possa avvicinarli alla soluzione dell'enigma. Scoramento e sfiducia si sono impadroniti degli abitanti del paese. Soprattutto dopo che una settimana fa una riunione tra il giudice Berthet, il procu- ratore della Repubblica MarieChristine Tarare, autorità dei pompieri, scienziati e notabili locali si è conclusa senza risultati. Del tutto scartata soltanto la radioattività, mentre la pista criminale - pur se l'ipotetico piromane, a questo punto, dovrebbe essere un personaggio uscito dalla fantasia di Stephen King - non può essere esclusa. D'altra parte, anche la Edf, Electricité de France, respinge le voci sulla linea ad alta tensione. «Non c'è panico tra la gente, c'è soltanto angoscia e preoccupazione» ha detto un inquirente la scorsa settimana, ma di fronte al protrarsi del fenomeno e soprattutto all'annaspare degli esperti, ecco che puntualmente sono spuntati maghi e stregoni. Attorniata da nugoli di curiosi e turisti che bersagliano i locali con flash e telecamere, la schiera degli occultisti s'è dispiegata sul terreno. E' stato addirittura avvistato un consigliere generale della regione del Giura aggirarsi furtivo con un attaccapanni in mano alla ricerca di «correnti telluriche». Uno stregone ha indicato con la propria bacchetta la strada in cui - secondo lui - si sprigioneranno le prossime fiamme (non si ha notizia delle reazioni della famiglia che vi risiede), un «esperto» ha tirato fuori l'origine del nome del villaggio, che si riallaccerebbe ai Mori (infedeli). Tutto ciò senza parlare dei quintali di corrispondenza giunti in paese, migliaia di lettere piene di consigli e soluzioni, qualcuna con minacce di catastrofi ancora peggiori. Il sindaco Jean Burdeyron, duramente provato, ricorda tuttavia che «Moirans è nota per le fabbriche di giocattoli, ma non per questo gli abitanti credono a Babbo Natale». Jean Meunier, un ricercatore del Cnr francese, ha fatto un viaggio a proprie spese a Moirans per non rinunciare - anche lui - a dare la sua spiegazione: «E' una faglia sismica - ha tentato di illustrare agli attoniti presenti - da cui fuoriesce idrogeno ionizzato che s'infiamma a contatto con gli oggetti metallici». Nessuno si è azzardato a chiedere spiegazioni. Tullio Giannotti

Persone citate: Jean Burdeyron, Jean Meunier, Stephen King, Tullio Giannotti

Luoghi citati: Babbo Natale, Francia, Parigi