Clinton: andiamo avanti «La famiglia sappia che è caduto per la causa più grande, la pace» di E. St.

Clinton: andiamo avanti Clinton: andiamo avanti «La famiglia sappia che è caduto per la causa più grande, la pace» WASHINGTON. Il presidente americano Clinton è stato informato del tragico incidente (la morte del primo soldato americano dell'Ifor) mentre si trovava nel New Hampshire per motivi elettorali. Ai giornalisti presenti, che avrebbero dovuto rivolgergli domande di politica interna e invece gli hanno chiesto se quanto è accaduto potrebbe indurlo ad avere dei ripensamenti riguardo alla partecipazione dei soldati americani alla missione in Bosnia, il capo della Casa Bianca ha replicato con fermezza: «Per nulla». E ha ricordato: «Già prima della partenza ho detto agli americani che il posto era pieno, pieno di mine. Le mine sono il pericolo più grave - ha detto ancora Bill Clinton - e dobbiamo raddoppiare i nostri sforzi per eliminarle dal terreno». Nella sua dichiarazione il Presidente ha espresso le con¬ doglianze sue e della moglie Hillary alla famiglia della vittima. «Devono sapere - ha detto che il soldato è morto per la più nobile delle cause, cercando di riportare la pace. Sono molto rattristato da quanto è successo, ma la missione internazionale di pace andrà avanti». L'intervento di 20 mila soldati americani in Bosnia, a fianco di altri 40 mila alleati, non ha suscitato entusiasmi negli Stati Uniti: buona parte dell'opinione pubblica teme che l'avventura si trasformi in un altro Vietnam. A differenza però della guerra degli Anni 60, stavolta i pareri prò e contro non si dividono lungo lo spartiacque destra-sinistra. I timori di perdite inutili sono diffusi in ogni settore dello schieramento politico e anzi le maggiori perplessità vengono da destra. [e. st.]

Persone citate: Bill Clinton, Clinton

Luoghi citati: Bosnia, New Hampshire, Stati Uniti, Vietnam, Washington