«Seppelliteci vicino» di P. S.

«Seppelliteci vicino» «Seppelliteci vicino» // testamento inciso su un nastro il messaggio d'addio ■FERRARA L messaggio l'ha lasciato in cucina. Un nastro di dieci minuti. Molti silenzi. Poi frasi: «Non c'è nessun motivo per quello che ho fatto. Sono stanco di vivere su questa terra, la vita non ha più senso ormai. Demolite l'auto. Vendete la casa e il chiosco, e pagate le spese dei funerali. Voglio essere sepolto a Codigoro, accanto ai bambini. Non seppellitemi sotto terra perché lì è umido. Fate sentire questa registrazione a mia madre. La saluto con un ciao». Non una parola per la moglie. La macchina da demolire è una vecchia Alfa 33. La casa e il chiosco stanno una di fronte all'altro, al fondo di via Stuore, a Massa Fiscaglia, ed erano tutto il sogno e il progetto di un matrimonio. La storia di Renato Libbra e Sonia Arduini era cominciata 13 anni fa, quando lei era arrivata in pae¬ se a trovare i parenti. Amore, e poi matrimonio. Due figli. Qualche anno fa si erano trasferiti a Milano, dov'era andata in crisi la loro unione. E a metà dicembre, prima di Natale, erano andati insieme dall'avvocato Raffaele Nibbio, a Codigoro. Lui adesso dice di cadere dalle nuvole: «Erano venuti da me poco prima di Natale, per una separazione consensuale. Ma erano proprio belli belli, tranquilli, non li ho mai sentiti alzare la voce, li ho mai visti offendersi. Sembrava una separazione civile. S'erano messi insieme e avevano deciso le condizioni senza neanche una storia. Lei aveva rinunciato agli alimenti. E aveva firmato pure l'affidamento dei figli a lui. E lei aveva il diritto di vederli quando voleva e di passarci le vacanze». Il motivo della separazione? «Non ne hanno mai parlato. E non credo che lei avesse un'altra storia, perché se no quando ha lasciato il paese sarebbe andata a vivere da un altro uomo, e invece lei è tornata dalla mamma. E i figli erano stati affidati a lui, solo perché Renato aveva un lavoro e poteva garantire più stabilità, più sicurezza. Era stata una scelta logica e ragionata, come non si fa quasi mai in queste situazioni. Il dieci gennaio avevano presentato ricorso per la separazione e l'udienza era stata fissata a maggio. Tre giorni fa avevo visto lui da solo, perché doveva pagare la parcella. Un mUione. E aveva pagato tranquillamente. Quindi non è vero che avevano dei debiti. Loro due si erano visti il giorno prima. E avevano confermato tutto». Fine di un matrimonio. Ma perché? «Secondo me», dice l'avvocato, «lei non se la sentiva di vivere in un piccolo paese. Non ce la faceva più», [p. s.]

Persone citate: Raffaele Nibbio, Renato Libbra, Sonia Arduini

Luoghi citati: Codigoro, Ferrara, Massa Fiscaglia, Milano